Tosca

ITALIA 1941
Dall'omonimo dramma di Vittoriano Sardou. Nel 1800 in Roma, governata dalla Regina di Napoli, fugge da Castel S. Angelo un prigioniero politico. Il prefetto di polizia Scarpia deve ad ogni costo rintracciarlo, perché la regina è furente. Egli sospetta che il fuggiasco sia nascosto dal pittore Cavaradossi, anch'egli di idee rivoluzionarie; e risvegliando la gelosia della cantante Floria Tosca, amata dal pittore si fa guidare dalla donna stessa in un recondito rifugio del Cavaradossi. Sottoponendo a tortura il Cavaradossi, Scarpia ottiene da Tosca di conoscere dove il fuggiasco è nascosto. Cavaradossi è condannato a morte e Tosca crede di avere ottenuto dallo Scarpia una fucilazione simulata del pittore. Quando, però, Scarpia pretende dalla donna il prezzo del mercato, Tosca lo uccide. Corre poi ad assistere alla esecuzione di Cavaradossi, che - contrariamente alle promesse di Scarpia - è effettuata senza simulazione. Nella sua disperazione la donna si precipita dagli spalti di Castel S. Angelo.
SCHEDA FILM

Regia: Jean Renoir, Karl Koch

Attori: Argentina Imperio - Floria Tosca, Rossano Brazzi - Mario Cavaradossi, Michel Simon - Barone Scarpia, Adriano Rimoldi - Angelotti, Carla Candiani - Marchesa Attavanti, Massimo Girotti - Angelotti, Nicolás D. Perchicot - Sciarrone, Juan Calvo - Spoletta, Olga Vittoria Gentilli - Regina di Napoli, Nicola Maldacea - Pittore di corte

Soggetto: Victorien Sardou

Sceneggiatura: Jean Renoir, Karl Koch, Alessandro De Stefani, Luchino Visconti

Fotografia: Ubaldo Arata

Musiche: Umberto Mancini

Montaggio: Gino Betrone

Scenografia: Gustavo Abel

Arredamento: Umberto Paolini

Aiuto regia: Luchino Visconti

Altri titoli:

The Story of Tosca

Durata: 105

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO MUSICALE

Specifiche tecniche: SPHERICAL, 35MM (1:1.37)

Tratto da: dramma omonimo di Victorien Sardou.

Produzione: SCALERA FILM - ERA

Distribuzione: SCALERA FILM

NOTE
- INIZIALMENTE LA SCALERA, PRODUTTRICE DEL FILM, AVEVA AFFIDATO LA REGIA A JEAN RENOIR. MA IL PRECIPITARE DELLA SITUAZIONE BELLICA COSTRINSE IL REGISTA A TORNARE IN FRANCIA, LASCIANDO LA LAVORAZIONE A KARL COCH.