MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE

DEATH OF A SALESMAN

USA 1951
Willy Loman è un maturo commesso viaggiatore, che da tempo soffre d'incubi ed è perseguitato dal ricordo del passato. Willy è un megalomane, convinto d'esser un grand'uomo, mentre in realtà è un uomo assai mediocre. Per un certo tempo è riuscito a convincere della sua superiorità la moglie Linda, donna affettuosa e comprensiva, e i suoi due figli, Biff e Happy. Questi lo credevano veramente un uomo superiore; ma ormai lo disprezzano, vedendo che dopo tanti anni di lavoro non è riuscito a migliorare la propria condizione sociale. Happy pensa soltanto a guadagnare denaro per alimentare la propria dissolutezza; Biff ha perduto ogni fiducia nel padre e nella vita da quando, giovinetto, ha scoperto un'occasionale avventura extraconiugale di Willy. Biff è andato per anni ramingo: il suo ritorno ha provocato una penosa crisi. Ora Willy e Biff iniziano, pieni di rosee speranze, una nuova giornata; ma Willy, che ormai non riesce più a combinar niente, viene licenziato e Biff ricorre ai soliti espedienti poco puliti. Di fronte alla triste realtà, la finzione non regge più e Willy, combattuto tra opposti sentimenti, s'allontana con la sua automobile, quasi per fuggire i tristi pensieri, e trova la morte.
SCHEDA FILM

Regia: László Benedek

Attori: Fredric March - Willy Loman, Mildred Dunnock - Linda Loman, Cameron Mitchell - Happy Loman, Kevin McCarthy - Biff Loman, Howard Smith - Charley, Elisabeth Fraser - Miss Forsythe, Claire Carleton - Miss Francis, Gail Bonney - Madre, Jesse White - Stanley, Patricia Walker - Letta, Don Keefer - Bernard

Soggetto: Arthur Miller

Sceneggiatura: Stanley Roberts

Fotografia: Franz Planer

Musiche: Alex North

Montaggio: Harry W. Gerstad, William A. Lyon

Scenografia: Rudolph Sternad

Durata: 115

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: DRAMMA OMONIMO DI ARTHUR MILLER

Produzione: STANLEY KRAMER PER COLUMBIA PICTURES

Distribuzione: CEIAD

NOTE
COPPA VOLPI PER IL MIGLIOR ATTORE A FREDRIC MARCH ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA DEL 1952.