LE FOLLIE DELL'IMPERATORE

THE EMPEROR'S NEW GROOVE

USA 2000
E' la storia, ambientata in un regno fantastico circondato da altissime montagne, delle peripezie del giovane e arrogante imperatore Kuzco, trasformato in lama dalla sua perfida consigliera Yzma. La sua ultima speranza di tornare a casa dipende dal buon cuore di un contadino, Pacha. Ma la strada del ritorno sul trono passerà attraverso pericoli e comici guai che insegneranno al giovane imperatore a guardare il mondo con occhi nuovi.

TRAMA LUNGA
In un regno lontano circondato da altissime montagne, il giovane Kuzco esercita in modo arrogante il proprio ruolo di imperatore. Convinto che ogni suo ordine debba immediatamente venire realizzato, decide di farsi costruire una villa con piscina in un luogo dove sarà necessario sfrattare altre persone, tra cui il contadino Pacha e la sua famiglia. Kuzco è indifferente a tutto, ma sottovaluta l'odio che ha verso di lui la sua perfida consigliera Yzma. Costei riesce a fargli bere una pozione particolare che trasforma Kuzco in un lama. Così ridotto, Kuzco è costretto a lasciare la reggia e a rifugiarsi nella foresta. Qui si trova fianco a fianco con Pacha, gigante dal cuore buono, che si dice disponibile ad aiutare l'imperatore. All'inizio Kuzco non sopporta la presenza dell'uomo, cerca di stare lontano da lui e anche di liberarsene. Insieme affrontano momenti difficili e situazioni rischiose. Kuzco prova ad eliminare Pacha, lasciandolo solo in circostanze pericolose, finché si rende conto che questa ostilità non ha vere motivazioni. C'è un pericolo più grosso da combattere ed è quello rappresentato da Yzma, ormai convinta di essere la nuova padrona. Solo grazie all'aiuto di Pacha e della sua famiglia, Kuzco riesce infine a tornare a palazzo, a riacquistare la propria identità e a riappropriarsi del titolo. Nel frattempo l'esperienza gli ha insegnato ad essere più tollerante e disponibile. Così la casa con piscina viene realizzata e non per sé ma a disposizione di Pacha e di altri abitanti del posto.
SCHEDA FILM

Regia: Mark Dindal

Soggetto: Mark Dindal, Chris Williams (II)

Sceneggiatura: David Reynolds

Musiche: David Hartley, Sting , John Debney

Montaggio: Pamela Ziegenhagen-Shefland, Tom Finan

Scenografia: Paul A. Felix

Durata: 78

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Tratto da: UN TESTO DI ROGER ALLERS E MATTHEW JACOBS

Produzione: WALT DISNEY PICTURES

Distribuzione: BUENA VISTA PICTURES

TRAILER
NOTE
ART DIRECTOR: COLIN SIMPSON.
LA CANZONE "MY FUNNY FRIEND AND ME", COMPOSTA E INTERPRETATA DA STING, E' STATA CANDIDATA ALL'OSCAR 2001 PER LA MIGLIORE CANZONE ORIGINALE.
ART DIRECTOR: COLIN STIMPSON.
VOCI ITALIANE: KUZCO/LUCA BIZZARRI, PACHA/ADALBERTO MARIA MERLI, YZMA/ANNA MARCHESINI, KRONK/PAOLO KESSISOGLU, CHICHA/EMANUELA ROSSI
CRITICA
"Il nuovo film della Disney è una divertente commedia, ironica e dissacrante che con le sue battute e i suoi temi comici farà sorridere più i genitori che i bambini". (Federica Lamberti Zanardi, 'Il Venerdì di Repubblica', 6 aprile 2001)

"Ormai la Disney lavora per appuntamenti fissi e la catena di montaggio si sente. Il pubblico aspetta i film come un programma in palinsesto e le idee non sempre sono fresche. Dirige Mark Dindal, che arriva dall'animazione di 'Aladdin' e 'La sirenetta'. Con le canzoni originali di Sting". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 6 aprile 2001)

"'Le follie dell'Imperatore' pigia più risolutamente il pedale della via intrapresa con 'Hercules' moltiplicando le gag visive e verbali (anche per compensare la debolezza della sceneggiatura). Non mancano affatto momenti divertenti, valorizzati da uno stile di rappresentazione comico e irriverente che ricorda i vecchi cartoon di Chuck Jones per la Warner Bros. Ma la sensazione è più strana è quella di un film fatto più pensando agli adulti che ai bambini". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 9 aprile 2001)

"Contrappuntata da canzoni delle quali una 'Perfect World' firmata da Sting, la sintetica avventura (78 minuti) scorre veloce in una successione di immagini che utilizzano ed elaborano le figurazioni della civiltà Inca". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 8 aprile 2001)