TARTARUGHE NINJA ALLA RISCOSSA

TEENAGE MUTANT NINJA TURTLES

USA 1990
A New York si è scatenata un'ondata di criminalità: giovanissimi delinquenti derubano e picchiano inermi cittadini e compiono razzie. Costoro sono membri del Club del Piede, il cui capo, Oroku Saki soprannominato Shredder, è un giapponese, ex maestro di arti marziali, il quale si mostra solo col volto mascherato e indossa un antico costume da samurai. A combattere però tali malfattori intervengono dovunque quattro tartarughe ninja mutanti, divenute gigantesche e umanoidi, come il loro maestro, il saggio topo Splinter, per contatto con sostanze radioattive. Le tartarughe, che il topo, amante della pittura italiana, ha chiamato Raffaello, Leonardo, Michelangelo e Donatello, sono espertissime di arti marziali, parlano, sono ghiottissime di pizza, e vivono nascoste nelle fogne della città, da dove escono per le loro imprese. La coraggiosa e giovane giornalista April O'Neil, che svela in televisione i misfatti della banda del Piede, viene attaccata una sera dai malfattori, subito sconfitti, però dalle tartarughe accorse prontamente e queste diventano grandi amiche della ragazza. A costoro si unisce un giovanotto, Casey Jones, che combatte anch'egli per il bene, armato di mazze e di agilità. Di contro l'adolescente Danny, figlio di Charles Pennington, il direttore capo di April, fa parte della banda dei malfattori, perchè si crede poco amato dal padre, e finisce con lo scappare di casa, mentre April offre rifugio nel suo alloggio alle quattro tartarughe, quando Splinter viene rapito dai ninja cattivi, quindi imprigionato e incatenato nei sotterranei del Club, con la prospettiva di morire di fame. Ma le tartarughe, con April e Casey, che intanto si sono innamorati, vanno all'attacco della banda per liberare il maestro, aiutati stavolta anche da Danny, pentito e riconciliato col padre. Mentre Shredder tenta di uccidere Splinter, cade accidentalmente da un alto tetto dentro un trituratore di rifiuti, e muore. Il gruppo dei buoni stravince e New York è liberata dalla delinquenza dei cattivi ninja.
SCHEDA FILM

Regia: Steve Barron

Attori: Toshishiro Obata - Tatsu, Cassandra Ward-Freeman - Charles' Secretary, John David Ward - Movie Hoodlum 2, Kenn Troum - Talkative Foot 2, Leif Tilen - Foot Messenger, Leif Tilden - Donatello, Michelan Sisti - Michelangelo, Raymond Serra - Chief Sterns, James Saito - The Shredder, John Rogers (III) - New Recruit, Joseph D'Onofrio - Movie Hoodlum 1, Kitty Fitzgibbon - June, David Forman - Leonardo, David Forman - Member Gang, Robert Haskell - Tall Teen, Winston Hemingway - Police Officer 1, Judith Hoag - April O'Neal, Joe Inscoe - Police Officer 2, Elias Koteas - Il Karateka, Joshua Bo Lozoff - Beaten Teen, Mark Jeffrey Miller - Technician, Louis Cantarini - Cab Driver, Josh Pais - Raffaello, Ju Yu - Shinsho, Tae Pak - Talkative Foot 1, Jay Patterson - Charles Pennington, Sam Rockwell - Head Thug, Josh Pais - Pizza Man, Michael Turney - Danny Pennington

Soggetto: Peter Laird, Kevin Eastman

Sceneggiatura: Todd W. Langen, Bobby Herbeck

Fotografia: John Fenner

Musiche: John Du Prez

Montaggio: Sally Menke, William D. Gordean, James R. Symons

Effetti: Jim Henson

Durata: 99

Colore: C

Genere: FANTASY

Tratto da: ISPIRATO AI PERSONAGGI CREATI DA KEVIN EASTMAN E PETER LAIRD

Produzione: KIM DAWSON, SIMON FIELDS, DAVID CHAN

Distribuzione: FILMAURO - VIVIVIDEO

CRITICA
"Che cosa racconta questo prodotto audiovisivo che sul mercato degli Stati Uniti ha attirato la scorsa estate centinaia di migliaia di innocenti (ancora per poco) minorenni nordamericani? Le sotterranee imprese comico-avventurose di quattro tartarughe umanoidi che, addestrate da un topone, già orientale maestro di arti marziali, combattono a New York contro un'agguerrita organizzazione ladresca. La guida un truce manigoldo dell'Est che, quando deve scendere in campo, si cala in una divisa da samurai. La vecchia leggenda del pericolo giallo ridiventa di attualità in quest'ultimo decennio del secolo: sia pure nelle forme falsamente innocue di una favola violenta per ragazzi 'Tartarughe ninja alla riscossa' potrebbe essere interpretato come un film di propaganda antigiapponese. Il rampante imperialismo industriale e commerciale del Sol Levante comincia a dare fastidio." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 23 Dicembre 1990)

"Ecco le tartarughe ninja. Dopo i fumetti, la tv e, in Italia, anche il 'Corriere dei piccoli'. La storia si ispira a quella creata inizialmente da Kevin Eastman e Peter Laird, le quattro tartarughe giganti che la dominano sono dei pupazzi di gomma con maschera animata elettronicamente ma abitati da autentici specialisti in arti marziali (i ninja, appunto).All'inizio, nel sottosuolo di New York, le tartarughe erano piccole e minute, come il topo Splinter, addestrato a suo tempo in Giappone nelle arti marziali, poi però, venute a contatto di una sostanza radioattiva, erano diventate gigantesche e adesso così, in proporzioni non dissimili da quelle degli uomini, vengono a contatto con loro, sempre buone e protettive. Naturalmente ci sono dei cattivi a contrastarle, in una città che, caduta in preda ad una mafia di importazione giapponese, è oppressa ad ogni angolo dal crimine. Alla fine però le quattro tartarughe, anche qui come in TV e in tutti i campi dello spettacolo in cui si sono affacciate da anni, ottengono un bellissimo successo e i bambini possono tornarsene a casa contenti." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo')

"Dalla parte dei buoni c'è un topone baffuto, padre delle tartarughe, che, come in 'Karate Kid' insegna le arti dello spirito contro la gang che utilizza le maniere forti giapponesi dei Ninja, senza che ci sia mai un dubbio sul lieto fine in arrivo al grido di 'Cowabunga!'. Favola notturna e non pacifica, il film - parente stretto del serial a cartoni nato nell'88 e ora in onda su Italia 1- si avvale della buffoneria delle tartarughe umanizzate (ma non tenere come 'E .T.') anche nel minimalismo dei gusti, dei costumi e dei sentimenti." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 27 Dicembre 1990)