LA STORIA INFINITA

DIE UNENDLICHE GESCHICHTE

GERMANIA OCCIDENTALE 1984
Bastian, un bambino orfano di madre e con un padre dal carattere pratico, è un sognatore. Gli piacciono i libri più avventurosi e fantastici e, una mattina in cui tre compagni di scuola lo infastidiscono per la strada, egli si rifugia da un libraio che, amabilmente, si fa sottrarre uno splendido, vecchio libro. E' "La storia che non ha mai fine". Bastian decide di rifugiarsi nella soffitta della scuola e lì passerà un giorno ed una notte (di uragano), affascinato dalle avventure di Atreyu, un piccolo quanto coraggioso "Cacciatore del bufalo purpureo". Atreyu è convocato nella Torre d'avorio dai capi del Regno di Fantàsia ed incaricato di trovare il rimedio per salvare l'imperatrice e Fantàsia stessa, che sono minacciati dalla inarrestabile avanzata del "Nulla". Atreyu dovrà affrontare, armato soltanto di un medaglione-talismano, una serie di imprese e di ostacoli e Bastian ne segue, così, le gesta. Il cacciatore, che ha incontrato il Mordirocce, il Maghetto e l'omino buffo, arriva poi tutto solo e su un cavallo bianco alla "palude delle tristezze". Da qui, perduto con gran dolore il cavallo, inghiottito dalle sabbie mobili, va a consigliarsi con la saggia Morla, l'essere più intelligente del Regno, una tartaruga gigantesca che vive dentro il Monte Guscio. Morla invita il ragazzo a consultare, a 10.000 miglia di distanza, l'oracolo del Sud. Mentre coraggiosamente Atreyu inizia il suo pericoloso e faticoso viaggio, si pone sulle sue tracce il cattivo genio del "Nulla"', una specie di pantera nera, dalle cui grinfie lo salva Falkor, uno strano drago buono, che lo rapisce in aria, per depositarlo vicino alla grotta in cui vive una bizzarra coppia di quasi-nani. Lui è uno scienziato che, avendo per tutta la vita studiato l'oracolo, dà ad Atreyu vari consigli onde avvicinarlo. L'oracolo, però, è protetto da una grande porta, sulla cui soglia stanno due enormi sfingi, inesorabili con gli eventuali audaci. Atreyu miracolosamente sfugge ai loro raggi mortali, dopo di che arriva alla porta successiva, quella del Grande Specchio Magico, in cui si può scrutare l'essenza del proprio animo. Superata anche questa terribile prova, Atreyu apprende dall'oracolo che l'imperatrice di Fantàsia, per essere guarita dal suo male, dovrà avere un nome del tutto nuovo, nome che solo un ragazzo terrestre potrà attribuirle, salvando allo stesso tempo il Regno di Fantàsia. Tocca ad Atreyu individuare questo ragazzo oltre i confini del Regno e, se lo troverà, il "Nulla" sarà sconfitto. E' a questo punto del libro che Bastian con grande timore comprende che lui sarà l'eletto. Così Atreyu si fa portare in volo dal fido Falkor ai confini di Fantàsia. Il "Nulla", intanto, avanza negli spazi immensi dei cieli e i due vengono separati dai turbini; il piccolo Cacciatore, sbattuto su di una spiaggia, incontra ancora una volta il Mordirocce, ormai triste e separato dai suoi vecchi amici ed anche il gigante di pietra lo implora di trovare il misterioso fanciullo. In una tana della montagna si rivela ora la presenza della belva nera: la quale spiega ad Atreyu che Fantàsia muore, perché la ente non sogna più, non ha più nè inventiva, nè reazioni ed è proprio per questo che essa diventa preda del "Nulla". La belva è il braccio secolare del "Nulla" stesso, il servo del Potere, che appunto prospera, dilaga e vince per la passività e l'inerzia di tutti. Nella tempesta, Atreyu lotta con la belva ed ha la meglio, poi arriva il bravo Falkor che in groppa se lo porta via e, mentre il Regno sembra andare in pezzi, i due arrivano alla Torre d'avorio, ove finalmente incontrano l'imperatrice: una bambina, alla quale Atreyu rende il medaglione, dichiarandosi sconfitto. Ma l'imperatrice gli rivela che, grazie alle imprese compiute, il fanciullo Eletto è già lassù: è Bastian, che lassù vive una nuova, straordinaria realtà di vita. Ovviamente, tutti questi eventi sono "vissuti" da Bastian che, chiuso nella soffitta della scuola e immerso nell'affascinante libro, si è completamente identificato con il piccolo eroe di Fantàsia. E' ormai a Bastian che spetterà di gridare verso il cielo all'imperatrice il suo nuovo nome, con ciò salvandola dalla fine. Del Regno, tuttavia, non resta che un granello di sabbia, amorosamente custodito nel cavo della mano: da esso risorgerà il nuovo mondo di Fantàsia, grazie ai sogni dei bambini e degli esseri semplici di tutta la terra. All'alba, Bastian si vede ancora in groppa al suo amatissimo drago, il che gli consente, volando allegramente, di cominciare ad esprimere tutti i desideri che vuole...
SCHEDA FILM

Regia: Wolfgang Petersen

Attori: Barret Oliver - Bastian, Noah Hathaway - Atreyu, Tami Stronach - L'Imperatrice, Gerald McRaney - Padre Di Bastian, Tilo Prückner - Maghetto, Thomas Hill - Koreander, Moses Gunn - Cairon, Deep Roy - Minuscolino, Patricia Hayes - Urgl, Sydney Bromley - Ergy Kook

Soggetto: Michael Ende

Sceneggiatura: Herman Weigel, Wolfgang Petersen

Fotografia: Jost Vacano

Musiche: Giorgio Moroder, Klaus Doldinger

Montaggio: Jane Seitz

Scenografia: Rolf Zehetbauer

Costumi: Diemut Remy

Effetti: Uwe Bendixen, Brian Johnson

Durata: 101

Colore: C

Genere: FANTASY

Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI

Tratto da: LIBRO OMONIMO DI MICHAEL ENDE

Produzione: NEUE CONSTANTIN FILM PRODUKTION

Distribuzione: MEDUSA DISTRIBUZIONE (1984) - GENERAL VIDEO, SAN PAOLO AUDIOVISIVI

CRITICA
"E' un film fantastico con un messaggio: se gli uomini smetteranno di sognare, non riusciranno a sopravvivere. Manca però, di tensione drammatica e di ritmo avventuroso. Dura un'ora e mezza e sembra che non finisca mai." (Laura e Morando Morandini, Telesette)

"Dal bel romanzo di Michael Ende, un film che, pur semplificandone il testo, riesce ad affascinare e anche a esprimere concetti profondi. Gli effetti speciali meno computerizzati della media attuale, sono davvero belli, fatelo vedere ai bambini: potrebbero imparare qualcosa." (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)