POSSESSION

GRAN BRETAGNA 1972
Il film narra la storia della famiglia Benson. Norma Benson, separata dal marito, ha due figli, Peter e Carol, ed un fratello, Joe, ritornato da poco da Tangeri. Joe è nei guai perchè ha aggredito l'amministratore del palazzo ma egli non ricorda niente. Ricoverato all'ospedale, ne esce e su consiglio della sorella si sottopone ad una terapia presso una psicologa amica di Norma. Avvengono strani fatti: donne decapitate e tutte di origine portoricana. Anche l'amica di Joe fa la stessa fine. Un giorno in casa della sorella Joe apostrofa la domestica (portoricana), nella sua lingua. La donna se ne va e non ritorna più; in compenso guida la padrona in casa di un portoricano, Don Pedro, che le fa capire che l'amico Toni Perez con il quale Joe condivideva l'alloggio al ritorno da Tangeri, è stato ucciso dal padre che aveva scoperto nel figlio l'assassino di tute quelle donne trovate decapitate, ma il suo spirito era penetrato ormai in Joe. Norma sgomenta fugge precipitosamente nella casa al mare ma Joe la raggiunge, minaccia lei e i figli, poi viene abbattuto dalla polizia: Norma si china disperatamente sul corpo del fratello: ora lo spirito del male è passato in lei.
SCHEDA FILM

Regia: Waris Hussein

Attori: Teodorina Bello, Robert Buar, Miriam Colon, David Elliott - Peter Benson, Ernesto Gonzalez, Lovelady Powell, Shirley MacLaine - Norah Benson, Lisa Kohane - Carrie Benson, Perry King - Joel Delaney, Michael Hordern - Justin, Barbara Trentham, Edmundo Rivera Alvarez

Soggetto: Ramona Stewart

Sceneggiatura: Matt Robinson, Irene Kamp

Fotografia: Arthur J. Ornitz

Musiche: Joe Raposo

Montaggio: John Victor-Smith

Altri titoli:

POSSESSION - LEGAME DI SANGUE

Durata: 110

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: NORMALE COLORE

Produzione: GEORGE JUSTIN

Distribuzione: INDIEF - PANARECORD, GENERAL VIDEO, POLYGRAM FILMED ENTERTAINMENT VIDEO

NOTE
CRITICA
Il film appartiene alla letteratura demoniaca ed espone un caso di cui offre tre componenti: quella psicoanalitica (mortre precoce del padre e possessività femminile da parte della madre prima e della sorella poi), quella sociologica (scoperta dell'ingiustizia di classe e di censo), quella superstiziosa (il magico transfer dell'anima di un assassino defunto nella personalitòà della protagonista. Non è però per nulla convincente come diagnosi dell'abberrante caso. (Segnalazioni cinematografiche)