Chiaro di donna

Clair de femme

FRANCIA 1979
Michel, la cui amatissima moglie ha deciso, d'accordo con lui, di uccidersi per porre fine ai tormenti procurati da un male incurabile, s'allontana di casa in attesa che il gesto si compia, con il proposito di salire su un aereo che lo conduca mille miglia lontano di lì, in Venezuela. L'incontro con una donna, Lidia, il cui marito Alain ha avuto la mente sconvolta da un incidente d'auto e vive sorvegliato a vista in casa di sua madre, induce invece Michel a rinviare la partenza. Spinto poi sia dal bisogno di riempire la sua solitudine e di lenire il dolore per la perdita della moglie, che da un amore improvviso e irresistibile, Michel s'attacca a Lidia come ad una nuova ragione di vita e tenta di convincerla a seguirlo in Venezuela. Dopo una visita ad Alain e un brusco colloquio con sua madre durante un'odiosa festa tra esuli russi, Lidia sembra decisa a partire. Poi, la lucida consapevolezza di sbagliare ha il sopravvento, e i due si salutano, forse per sempre e forse no.
SCHEDA FILM

Regia: Constantin Costa-Gavras

Attori: Yves Montand - Michel, Romy Schneider - Lydia, Romolo Valli - Galba, Lila Kedrova - Sonia, Heinz Bennent - Georges, Roberto Benigni - Barman, François Perrot - Alain, Gabriel Jabbour - Sacha, Dieter Schiedor - Sven, Catherine Allégret - La prostituta, Daniel Mesguich - Il commissario, Michel Robin - Il medico, Philippe Manesse

Soggetto: Romain Gary

Sceneggiatura: Constantin Costa-Gavras

Fotografia: Ricardo Aronovich

Musiche: Jean Musy

Montaggio: Françoise Bonnot

Scenografia: Mario Chiari

Aiuto regia: Umberto Angelucci

Altri titoli:

Die Liebe einer Frau

Durata: 103

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICO

Tratto da: dal romanzo omonimo di Romain Gary

Produzione: GIANFRANCO PICCIOLI E MAURO BERARDI PER PARVA CINEMATOGRAFICA - JANUS FILM - IDUNA FILM PRODUKTIONGESELLSCHAFT - LES FILMS GIBE' - GVA (GEORGES-ALAIN VUILLE PRODUCTION) - CORONA CINEMATOGRAFICA - OPERA FILM

Distribuzione: MEDUSA

NOTE
- PREMIO CESAR 1980 A PIERRE GAMET PER IL MIGLIOR SONORO. (IL FILM AVEVA LA CANDIDATURA ANCHE COME MIGLIOR FILM, MIGLIOR REGISTA E MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA (ROMY SCHNEIDER).
CRITICA
"Il film, fotografato e realizzato con raffinatezza, ha nei due protagonisti la sua debolezza e la sua forza. Infatti, Yves Montald e Romy Schneider, offrendo il meglio del loro collaudato professionalismo. da una parte danno consistenza a dialoghi un po' troppo letterari e arcadici, ma per altro verso sottolineano la freddezza e cerebralità di drammi nei quali si stenta a ritrovarsi. I personaggi secondari - da quello paradossale dell'addestratore di cani a quello invisibile della Yannie suicida oppure quello grottesco e patetico della Sonia russa-bianca - possono aiutare alla scoperta della amara veridicità di certe tragedie esistenziali e anche a scoprire i risvolti socio-politici di certe situazioni di emarginazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 88, 1980)