In anteprima mondiale alla 55a edizione di Pesaro Film Festival, presentato White Flowers, ultimo film della coppia Marco De Angelis e Antonio Di Trapani, già transitati alla Mostra con il loro lavoro precedente, Terra.

Tra Italia, principalmente nei luoghi, e Giappone, particolarmente nei volti, White Flowers è un thriller sperimentale che coniuga anime e generi diversi come il film di fantasmi giapponesi, il dramma psicologico e la storia d’amore.

Protagonisti gli attori Ivan Franek, Mami Hayase, Yuki Iwasaki, Pietro Faiella e il celebre attore-doppiatore giapponese Hal Yamanouchi.

Vito Zagarrio, docente e produttore con Università Roma Tre, lo definisce “un’affermazione sul mondo in cui viviamo ma anche una riflessione sull’estetica del cinema. Un film di fantascienza, ma anche romance.”

La trama vede un uomo risvegliarsi in una stanza d’albergo: ha una ferita alla testa e una pistola, ma non ricorda nulla della sua identità né del suo passato. Nel frattempo, in città arriva Yuki, giovane disegnatrice giapponese che, per il progetto di un nuovo manga, si mette alla ricerca dei personaggi indispensabili alla trama che dovrà disegnare, ispirandosi alla vita in Italia.

Passato e presente, fantasia e realtà sembrano intrecciarsi, all’insaputa della stessa ragazza, in un gioco di svolte e rivelazioni fino alla conclusione.

“La visione sperimentale e di ricerca che i due autori hanno del set, della troupe e delle riprese”, spiega il produttore Emanuele Nespeca, “rispecchia un cinema di altri tempi, sempre più in via d’estinzione, sempre più fuori contesto e fuori norma, ma oltremodo necessario”. Il progetto è stato supportato da Regione Calabria e Regione Liguria, Rai Cinema e Università Roma Tre, oltre che da Solaria Film.

“Grazie al festival per aver ospitato questo piccolo esemplare, per una volta, non appartenente al cinema del reale” dice il regista Marco De Angelis. “Siamo stati al gioco del genere”, approfondisce l’altro co-director, Antonio Di Trapani, “ma a modo nostro, e questo rende il film qualcosa di diverso”.

Parla poi Yuki Iwasaki, attrice nei panni dell’omonima protagonista: “Abbiamo fatto un po’ fatica con la lingua, abbiamo scoperto un altro mondo, è stata una scommessa. Ma siamo riusciti a trasmettere la visione dei registi, che è unica”.