“Quello che noi ex partigiani ci auguriamo è che le giovani generazioni possano portare avanti i valori per i quali abbiamo combattuto”. Parola di Gildo Bugni, protagonista de La memoria degli ultimi di Samuele Rossi, presentato questa mattina a Roma.
Sarà l'anteprima nazionale di martedì 8 aprile al Bif&st di Bari ad aprire il tour del film, presentato in concorso nei documentari. La circuitazione de La memoria degli ultimi seguirà idealmente il tragitto della Liberazione, partendo dal Sud per arrivare a Milano, Medaglia d'oro della Resistenza, proprio il 25 aprile.
Ad un anno dal 70° anniversario della Liberazione il giovane Samuele Rossi – dopo La strada verso casa presentato nel 2011 al Festival Internazionale del Film di Roma e alla Mostra Internazionale di Cinema di San Paolo - parla di “urgenza di raccogliere i pezzi di Storia che il tempo ha allontanato e messo ai margini, per mantenere viva la Memoria”. Nell'assenza di amore, di attenzione e di conoscenza degli italiani per la memoria storica trova genesi La memoria degli ultimi, documentario intimo e delicato, ritratto delle vite di alcuni ex-partigiani combattenti, uomini e donne, oggi ultra ottantenni.
La maggior parte dei giovani – che entrano inaspettatamente nel flusso del documentario rompendone l'equilibrio – non conoscono il valore del 25 aprile e il significato della Guerra di Liberazione e della Resistenza: il roadshow della pellicola si configura quindi come un tour della Memoria, una nuova Liberazione.
La macchina da presa segue in modo naturale gli ultimi e la loro quotidiana lotta per la libertà e fa affiorare una riflessione forte e attuale sulla cultura della memoria nelle giovani generazioni e non, attraverso la testimonianza diretta di coloro che hanno contribuito a realizzare l'Italia di oggi. La narrazione scorre attraverso i ricordi, le emozioni e gli sguardi dei protagonisti; ogni singola storia è una pagina di vita vissuta che lascia il segno: il temperamento combattivo di Laura Francesca Wronowski, nipote acquisita di Giacomo Matteotti che perde l'amore della sua vita in battaglia; la dolorosa perdita del fratello disperso in Russia del pisano Giorgio Vecchiani; la tenacia di Umberto Lorenzoni, mutilato ad una mano durante un combattimento; lo sguardo disincantato e sofferto di Massimo Rendina, ex giornalista RAI e Capo di Stato maggiore della Brigata Garibaldi.
E ancora commuovono: l'emigrazione forzata di Giorgio Mori, minatore in Belgio per mancanza di occupazione in Italia e quella di Germano Pacelli, di estrazione operaia, che diventa pittore al suo rientro dal nord Europa e il licenziamento dalla fabbrica di Ermenegildo Bugni, costretto a diventare ambulante al rientro dalla guerra.
Un viaggio mentale dunque, prima che fisico, diviso tra l'emotività di un tempo lontano e l'analisi, a tratti amara, di un presente che sembra aver dimenticato i valori della Storia recente del nostro paese e contribuito a indebolire il fondamentale processo di formazione di una coscienza civile e democratica.
Nel documentario le testimonianze sono intramezzate da spezzoni degli archivi storici dell'Istituto Luce e dai disegni sulla Resistenza realizzati da Germano Pacelli, autore anche dell'abbraccio della locandina ufficiale. Nel mese di aprile La memoria degli ultimi incontrerà il pubblico e gli studenti assieme al regista e i protagonisti. Confermate ad oggi le città di Bari, Bologna, Carrara, Firenze, Milano, Modena, Pisa, Pistoia, Taranto, Torino, dove sarà distribuito da Berta Film. In questi giorni parte anche la campagna #nonperderelamemoria attraverso la quale gli utenti potranno pubblicare - sul sito del film e i social correlati - foto, video, interviste e lettere di esperienze legate alla Guerra e alla Resistenza vissute da famigliari e conoscenti che confluiranno in un diario virtuale per conservare la memoria di quanto accaduto.
La memoria degli ultimi di Samuele Rossi è stato prodotto dalla giovane società EchiVisivi, in associazione con Emblema Production; con il sostegno di Regione Toscana e Toscana Film Commission e la collaborazione di ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, Orchestra Conservatorio di Musica “L.Refice” di Frosinone e CREA Centro di ricerca e di elaborazione audiovisiva. Il 15 aprile il film sarà disponibile in homevideo, distribuito da Cecchi Gori HV.