Continua la fitta agenda di Fondazione Ente dello Spettacolo e della sua Venezia76. Allo Spazio FEdS (Sala Tropicana 1, Hotel Excelsior), si susseguono incontri, presentazioni e anteprime senza soluzione di continuità.

Sabato 31 agosto 2019 è il turno, innanzitutto, del Social World Film Festival, alle ore 12.30. Trattasi di 4a edizione del Premio Cinema Campania, riconoscimento non competitivo alle istituzioni, aziende, persone che hanno contribuito allo sviluppo, alla crescita e alla promozione dell’attività cinematografica ed audiovisiva in Campania, con una particolare attenzione alla celebrazione dei giovani artisti.

Intervengono Giuseppe Nuzzo (direttore del Social World Film Festival), Piera Detassis (Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello), il regista Mario Martone, Luca Bigazzi (Direttore della Fotografia), l'attore Francesco Di Leva e la sceneggiatrice Ippolita Di Majo.

Si prosegue alle 17 con la presentazione del Festival Adelio Ferrero/Cinema e Critica (Alessandria, 10-13 ottobre) e del bando del Premio Adelio Ferrero, prestigioso premio di critica cinematografica con le sezioni saggi, recensioni e videosaggi. Durante l’incontro verrà presentato il libro Vita agra di un ribelle permanente. Il cinema di Giuseppe Ferrara (Edizioni Falsopiano), di Roberto Pugliese, dedicato al regista Giuseppe Ferrara, uno dei temi del Festival Adelio Ferrero.

Intervengono i  direttori artistici del festival Roberto Lasagna e Giorgio Simonelli, assieme allo staff del festival e ai critici (Mathias Balbi, Benedetta Pallavidino, Barbara Rossi, Valentino Saccà, Elisa Torsiello, Saverio Zumbo).

Poco dopo, alle 17.30, prima della consueta diretta radio serale con Hollywood Party (ore 19, tutti i giorni), presentati anche Da Chaplin a Loach. Scenari e prospettive della psicologia del lavoro attraverso il cinema di Roberto Lasagna (Mimesis Edizioni) e Brividi sul divano. I telefilm di Alfred Hitchcock, di Giorgio Simonelli e Beatrice Balsamo (Marietti Editore), con la moderazione dei critici Paolo Micalizzi e Saverio Zumbo.