(Cinematografo.it/Adnkronos) - Con Julie Andrews il Leone d'Oro alla Carriera diventa canoro. La grande attrice 83enne, interprete di pellicole indimenticabili come Mary Poppins e Tutti insieme appassionatamente, dopo aver ricevuto il premio dalle mani del presidente della Biennale, Paolo Baratta, ha ringraziato la Mostra di Venezia, "il più importante festival di cinema al mondo", ed ha raccontato che fin da bambina era appassionata di bel canto ed amava cantare le arie più famose ("Anche se - ha aggiunto - non ne capivo il significato").

Tra gli applausi, l'attrice ha quindi accennato due brevi passaggi della Traviata, sfoggiando una voce ancora cristallina.

"Ancora mi meraviglio, sono stata una ragazza fortunata che ha potuto recitare ruoli bellissimi", ha detto l'attrice, sottolineando poi il ruolo del cinema "che unisce tutti".

La Andrews è stata accolta sul palco dal direttore della mostra Alberto Barbera, che ha voluto ricordarne anche il grande sodalizio con il marito scomparso Blake Edwards, e dal regista Luca Guadagnino che le ha dedicato una sentita laudatio.

Lei ha ricambiato dicendo: "Grazie Luca, anche io apprezzo molto il tuo cinema". La Sala Grande del Palazzo del Cinema, gremita da spettatori di tutte le età le ha tributato una standing ovation interminabile, tanto che l'attrice, dopo 10 minuti di applausi, ha detto commossa, portandosi le mani sul cuore: "Grazie, grazie, è abbastanza!".

L'attrice ha poi voluto rivolgere un appello ai giovani cineasti di oggi: "Chiedo loro di rimanere fedeli ai loro sogni e alla loro visione, le gratificazioni in questo modo saranno incomparabili. E ringrazio i pubblici di tutto il mondo, con la loro passione per il cinema rendono ancora tutto questo possibile, il loro supporto continuo tiene viva la luce sullo schermo", ha concluso.