“Mentre ero al Moma di New York nella salita ecoidale degli italiani davanti a me dicevano che gli ricordava quella del Museo del Cinema. Ne ho avuto un grande orgoglio”, dichiara il presidente Sandro Casazza per ribadire come la scelta di questa location, da parte di un manipolo di amministratori determinati, sia stata vincente e lungimirante perché portava con sé l'idea di una progettualità. “Tre diverse istanze temporali ed ideali portarono all'apertura del Museo del cinema alla Mole” - ricorda il direttore Alberto Barbera -, che da subito espresse la volontà non solo di guardare al passato (importante la ricchezza di materiali, seconda al mondo solo a quella della cinematheque francaise), ma anche alla contemporaneità e al futuro del cinema e quindi volle che il Museo “diventasse un polo culturale capace di diversificare il proprio intervento”. Quindi la programmazione delle prime due sale del cinema Massimo, dedicate al cinema contemporaneo che ha più difficoltà ad arrivare al grande circuito e la sala tre, aperta alla rassegne proposte dal Museo e alla visione di pellicole del passato restaurate, come accade solo nelle grandi cineteche del mondo. Ma il Museo è anche la gestione dei 3 importanti festival cittadini -TFF, “Da Sodoma a Hollywood” e “Cinemambiente”- che si sono rafforzati grazie alla capacità del Museo di essere un interlocutore importante e credibile. E da tre anni la Bibliomediateca “Mario Gromo” decentrata rispetto al centro - dove ci sono una sezione legata alla didattica e delle postazioni per la visione e consultazione di oltre 13000 titoli (presto digitalizzati) oltre ad una sorta di quarta sala per visioni e dibattiti. E da domani sarà anche Reggia di Venaria perchè la mostra sulle lanterne magiche e film dipinto “La macchina delle meraviglie”, presentata dalla Cinemateque francaise, in questa nuova struttura è stata ripensata e arricchita. Alla mostra è legata anche la realizzazione di un film di 20 minuti dove Giorgio Pasotti, nuovamente diretto da Davide Ferrario, sarà il Virgilio che -come nel film Dopo mezzanotte all'interno del Museo del Cinema - ci farà scoprire la magia di questo antico spettacolo, utilizzando alcuni degli oltre 2000 vetrini in possesso della Fondazione. “Per il futuro - conclude Barbera - partiamo da una posizione consolidata dai successi di questi 10 anni (oltre 4 milioni e mezzo i visitatori della Mole) e al di là delle difficoltà economiche del momento, vogliamo continuare sulla stessa linea e auguriamo alla città e alla Regione di dotarsi degli strumenti indispensabili perché il Museo possa sviluppare al meglio le sue attività con immutata capacità progettuale”. Per tutta la giornata di domani l'entrata al Museo sarà gratuita.