"Volevo raccontare la mia generazione in maniera non edulcorata, in modo più libero e sincero e con uno sguardo più onesto di come normalmente è rappresentata". Così il regista romano Ciro De Caro (classe 1975) presenta la sua opera prima, Spaghetti Story. Un film totalmente indipendente, girato in undici giorni, che uscirà nelle nostre sale il 19 dicembre distribuito da Distribuzione Indipendente con 27 copie. “Un film no budget, più che low budget. Sarà costato quanto un'utilitaria”, dice il regista che ha scelto di scrivere, insieme alla sua compagna Rossella D'Andrea, la storia di quattro trentenni, quattro giovani adulti di oggi: “L'abbiamo scritto insieme in sei-otto mesi, cercando di raccontare le persone di tutti i giorni, non stereotipate, normali come siamo noi”.
Valerio (Valerio Di Benedetto) è un ventinovenne che sogna di fare l'attore ma non riesce a passare i provini ed è anche un bamboccione che fa fatica a diventare adulto, la sua fidanzata Serena (Sara Tosti) fa il dottorato, mentre cerca lavoro nei pub e sogna di costruire una famiglia, Scheggia (Cristian Di Sante) è uno che vive ancora con la nonna e che di mestiere fa il pusher prendendo portafortuna giapponesi a forma di gatto ripieni di droga da uno spacciatore cinese e infine Giovanna (Rossella D'Andrea), una massoterapista che sogna di diventare una chef di cucina cinese.
“Sono un antieroe. Il mio personaggio è un evoluzione del personaggio che interpretavo nel corto Salame Milanese. E' uno che gioca ancora con i trenini dei Lego ma poi entra nella casa di uno spacciatore e rapisce una prostituta cinese”, dice Valerio Di Benedetto e Cristian Di Sante racconta: “Sono cresciuto in periferia e di personaggi come Scheggia ne conosco tanti. Non è solo un pazzo spacciatore, ma è anche una persona sensibile. Sono stato libero di recitare e vestirmi come volevo perché il regista mi ha dato piena fiducia”. “Ho interpretato una donna fragile che ha le paure che abbiamo tutte, nel mio personaggio c'è mia madre e anche mia zia”, dice Rossella D'Andrea, che si è occupata di scrivere prevalentemente i due personaggi femminili della storia, mentre Ciro De Caro ha scritto il soggetto e i due personaggi maschili.
“Gli attori per me non devono recitare. Non devono fingere di interpretare un'altra persona. Adoro gli attori, che spesso putroppo sono una categoria sottovalutata, e se farò un secondo film, di sicuro cercherò sempre degli attori emergenti”, dice ancora il regista, che ha scelto di concludere questo spaccato generazionale dei trentenni di oggi con “un finale aperto, non un happy ending, perchè la tragedia della nostra generazione è l'essere sempre in bilico” e si augura che “anche altri giovani raccontino le proprie storie all'estero, storie vere e non finzioni, perchè spesso si tenta di fare Hollywood in Italia e si fa solo un gran casino”.
In occasione dell'uscita del film è stata organizzata una caccia al tesoro per Roma mettendo in palio quattro biglietti omaggio per vedere Spaghetti Story. Per vincere basterà trovare i portafortuna giapponesi a forma di gatto (i Maneki neko, che nel film contengono la droga) disseminati per la città e seguire gli indizi che saranno dati attraverso i social network da Distribuzione Indipendente. Una volta trovato il gatto autografato da uno degli attori basterà scattare una foto sul luogo della caccia e inviarla a: info@distribuzioneindipendente.it.