Romania doc a Torino. Prosegue fino al 15 giugno, presso il Cinema Massimo, la rassegna Ţara mea - La mia terra, ovvero la Romania di oggi attraverso gli occhi dei giovani documentaristi. Con più di 26.000 presenze, Torino è la città che in Europa conta il maggior numero di immigrati romeni in rapporto alla popolazione: da qui - ma non solo - nasce la rassegna dedicata ad un paese con una produzione cinematografica relativamente giovane, ma ricca e di alta qualità, come testimoniano i recenti premi internazionali, la Camera d'or 2006 a Cannes a Porumboiu per A est di Bucarest e nel 2007 la Palma d'Oro a 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni di Mungiu. Sotto la Mole, per la prima volta in Italia una selezione dei migliori documentari prodotti negli ultimi anni, aventi come oggetto la Romania e realizzati da giovani registi sia romeni che stranieri: da Născuţi la comandă (Nati per decreto), crudo resoconto sugli effetti delle politiche antiaboriste del regime, a Râzboi pe calea undelor (Guerra in onda), sull'emittente clandestina Radio Europa Libera e della lotta segreta scanetata da Ceauşescu, a The Last Peasant (Gli ultimi contadini), saga sulle migrazioni romene contemporanee e sulla scomparsa del mondo rurale. Inoltre, tre doc. sui rom e le condizioni di segregazione che vivono tanto in Romania quanto nei paesi di immigrazione: Caravane 55 (Carovana 55), Fanfaron, fanfaron (Le bande degli ottoni) e Blestemul ariciului (La maledizione del riccio). Tra le altre chicche della manifestazione, il toccante La drum (Per strada) sugli ultimi pastori trasumanti d'Europa e il pluripremiato New Eldorado (Un nuovo Eldorado) sulla lotta tra una multinazionale per l'estrazione dell'oro e gli abitanti di Roşia Montană in Transilvania. Diretta da Pietro Cingolani, la manifestazione Ţara mea - La mia terra è organizzata da FIERI (Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull'Immigrazione), con il patrocinio del Consolato Generale della Romania di Torino