La felicità di Lazzaro è un po’ quella delle sorelle Alice e Alba Rohrwacher. Dopo il successo di Cannes, dove Lazzaro felice ha vinto per la sceneggiatura, e i riconoscimenti della critica straniera che ha dato molti riconoscimenti al film, le due sorelle approdano a Siviglia dove questa sera si terrà l’edizione 2018 degli EFA, i premi del cinema europeo per le quali il film ha 4 candidature: film, regia, sceneggiatura e attrice a cui si aggiunge il premio dato dagli studenti europei, già consegnato.

“Questi premi - dice Alice - sono molto importanti e questo riconoscimento è importante perché dimostra come l’Europa non sia solo un’istituzione, ma sia anche cultura, unisca le nazioni e le persone in un momento in cui molta politica vorrebbe dividere. È un’Europa pratica e creativa che sottolinea la propria identità e fa delle differenze la propria forza: non è solo una libreria, l’Europa sono anche i libri che ci sono al suo interno”.

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Il film ha girato il mondo ed è stato accolto con molto entusiasmo specie dal mondo anglosassone, a partire dalle parole di Martin Scorsese fino all’inserimento di Lazzaro Felice in molte top 10 dei principali critici: “È un’accoglienza fantastica che ci ha mostrato un coinvolgimento, ma anche un livello del dibattito molto alto quando abbiamo incontrato il pubblico: tanto negli USA quanto in Europa c’è una grande attenzione per i nostri film che riescono a superare i confini, perché conoscono bene la storia del cinema italiano. Essere perciò qui assieme a Matteo Garrone (Dogman ha a sua volta 4 candidature, N.d.A.) è una gioia, perché mostra la forza del cinema di casa nostra quando supera i modelli produttivi standard”.

Un’opera fiabesca che ha conquistato l’Academy europea “forse perché la fiaba è l’unico modo oggi per raccontare  e comprendere un presente violento e impenetrabile”, ma che ha significato molto anche per le sorelle in senso umano: “È un film che ci ha unito molto grazie al modo in cui abbiamo lavorato, in cui siamo stati a contatto con una troupe internazionale, curando l’immagine in Germania e il suono in Svizzera. L’Europa c’è checché ne possa dire qualcuno e le co-produzioni hanno il merito reale di unire le persone”. E i giovani, è bello vedere negli occhi delle sorelle il premio che gli studenti europei hanno assegnato loro: una giuria proveniente da 20 atenei in giro per l’Europa, che ha discusso per 3 giorni e ha scelto Lazzaro felice come film migliore: e il premio è una curiosa videocamera al cui interno c’è una scheda di memoria con le riprese delle discussioni della giuria. Un viatico di unione, di dialogo e di trasparenza che passa dai giovani e dall’Europa e che ha scelto, almeno per quest’anno, un film italiano. Un bel segno di speranza.