Il decreto ‘ristori’ del 27 ottobre 2020 proroga le varie forme di cassa integrazione e indennità per tutti i lavoratori e lavoratrici dei settori più colpiti dalla seconda ondata della pandemia COVID-19,

tra cui anche i lavoratori dello spettacolo.

Da questa proroga sono esclusi tutti i lavoratori autonomi e i giornalisti freelance dei vari settori della cultura, che non siano iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo.

Si tratta di tutti i lavoratori atipici e con partita IVA dei settori del cinema, del teatro, della musica, della letteratura e dell'editoria, dell'arte, dell'organizzazione di eventi e di tutti gli altri settori della cultura, 

ma anche di tutti i giornalisti freelance attivi nei settori della cultura e che lavorano per testate giornalistiche, media, uffici stampa, organizzatori di eventi, festival, eccetera, che versano i propri contributi

all’INPS, all’INPGI e alle varie casse previdenziali di settore.

In particolare coloro che si occupano nello specifico di critica e di cronaca, essendo i teatri e le sale cinematografiche chiusi per decreto ministeriale, si trovano del tutto impossibilitati ad esercitare il loro mestiere 

di valutazione e di informazione sulle uscite filmiche e gli spettacoli che sono stati cancellati sino a data da destinarsi.

Questi lavoratori e lavoratrici sono stati duramente colpiti dalla pandemia, hanno visto pesantemente ridotti se non addirittura azzerati i propri redditi, ma hanno ricevuto finora esclusivamente i tre bonus pagati da aprile

a giugno e di conseguenza si trovano oggi a fronteggiare una condizione di crescente povertà.

Per questa ragione è assolutamente indispensabile estendere l'indennità di 1000 euro prevista dal decreto ai lavoratori autonomi e atipici e ai giornalisti freelance di tutti i settori della cultura, 

qualsiasi sia il fondo previdenziale a cui sono iscritti.

È anche necessario che le misure introdotte, compresa l’indennità di 1000 euro, proseguano per tutti i mesi necessari a fronteggiare gli effetti della pandemia.

Nel regolamento istitutivo del sistema di sostegno all’occupazione SURE, la Commissione Europea ha indicato chiaramente i lavoratori autonomi e i freelance tra coloro che devono beneficiare delle misure di emergenza

per il sostegno all'occupazione e al reddito a livello nazionale, e il sistema SURE rimborsa agli stati membri i costi sostenuti per queste misure.

I LAVORATORI AUTONOMI E I GIORNALISTI FREELANCE DELLA CULTURA NON DEVONO ESSERE ABBANDONATI!

Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI)

Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI)