Venerdì 6 e sabato 7 novembre 2015 presso Spazio Oberdan e MIC - Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta un omaggio a Morando Morandini, un grande critico e un grande uomo, un ricordo a pochi giorni dalla sua scomparsa per mantenere viva la sua genialità, e contestualmente presenta l’iniziativa LA BIBLIOTECA DI MORANDO, un progetto di conservazione e valorizzazione della sterminata biblioteca di Morandini - composta da oltre tredicimila volumi, lettere, fotografie, faldoni di appunti a  partire dal 1952 - che la famiglia ha voluto depositare negli archivi della Fondazione Cineteca Italiana.

Critico e giornalista cinematografico dalla poliedrica personalità, Morando Morandini è stato essenziale per l’evoluzione linguistica dell’arte cinematografica. Era nato nel 1924 a Milano, e la sua città nel 2014 lo aveva premiato con l’Ambrogino d’oro. Nel mondo del cinema e della cultura in generale Morandini ha rappresentato un esempio unico di competenza, passione e rigore professionale e morale. Critico cinematografico al quotidiano “La Notte” (1952-1961), poi a “Il Giorno” (1965-1998), ha firmato inoltre numerose monografie su celebri registi, è stato coautore con Goffredo Fofi e Gianni Volpi di una importante “Storia del cinema” (1988) e nel 1995 ha pubblicato “Non sono che un critico”, aurea sintesi della sua esperienza e del suo pensiero. Dal 1999 ha curato, insieme alla moglie Laura e alla figlia Luisa, il celebre “Il Morandini. Dizionario dei film”, la cui edizione 2016 (la diciottesima) è appena uscita in libreria.

Venerdì 6 novembre presso Spazio Oberdan, a partire dalle 18.30, in programma il bellissimo documentario Je m’appelle Morando Alfabeto Morandini di Daniele Segre, in cui il critico si racconta davanti alle telecamere dell’amico regista in due momenti diversi della sua vita. Un video ritratto di un gioco intellettuale tra due amici che condividono la passione per la settima arte e ne hanno fatto un lavoro per la vita. Prima e dopo la proiezione chiunque vorrà intervenire potrà dare la sua testimonianza sulla figura del grande critico, per una conversazione a più voci che ci sembra il modo migliore di ricordarlo.

Nel corso della serata, condotta da Luisa e Lia Morandini, sarà presentato come detto il progetto LA BIBLIOTECA DI MORANDO. Il piano prevede la creazione di uno spazio dedicato alla consultazione della vasta biblioteca di Morandini. Verrà adibito a tale scopo un luogo prezioso e simbolico per il cinema, quello che è stato sino a dicembre 2013 l’archivio/giardino della Cineteca di Milano in Via Sammartini, un luogo particolare totalmente ristrutturato ed alimentato ad energia solare, ma dove si respira ancora cinema. Contestualmente è prevista la creazione di un catalogo digitale integrato, con interfaccia 3D, dei materiali componenti il fondo Morando Morandini (lettere, fotografie, video). Il progetto include anche la creazione di una stanza delle proiezioni cui assistere a clip estratte da film legati alla carriera di Morandini, e l’organizzazione di workshop di critica per studenti ed esperti di Storia del Cinema. Tra gli obiettivi di questo importantissimo progetto: salvaguardare i documenti del fondo Morandini provvedendo alla loro digitalizzazione; fornire uno strumento di consultazione o studio su un protagonista della storia del cinema e dello spettacolo milanesi; divulgare, più in generale, la cultura cinematografica della seconda parte del ‘900 mediante strumenti di facile accesso, in grado di coinvolgere il grande pubblico degli appassionati. Sabato 7 novembre anche il MIC - Museo Interattivo del Cinema celebra il critico con la proiezione di tre lungometraggi particolarmente amati da Morandini: Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci, Scarpette rosse di Michael Powell e Emeric Pressburger e Il porto delle nebbie di Marcel Carné.