Oltre 100 ore di interviste, più di 90 persone "informate sui fatti", una valanga di immagini tra cui molte inedite ed esclusive, documenti preziosi, ricostruzione in computer grafica e animazioni, per ripartire da Zero: un filmato firmato da Giulietto Chiesa e Franco Fracassi, un documentario inchiesta sull'11 settembre. "Noi non facciamo alcuna ricostruzione degli eventi, né indagini, né tanto meno possiamo sostituirci all'FBI. Noi facciamo semplicemente domande - sottolinea Chiesa -, domande alle quali la relazione ufficiale della commissione d'inchiesta non risponde. Ci sono numerose questioni cruciali di cui le 500 pagine della sua relazione non solo non tengono conto, ma distorcono completamente e falsificano". "Si deve riaprire la commissione d'inchiesta, bisogna avere il coraggio di riconoscere che è stata tutta una menzogna. Questa è la mia motivazione politica personale" aggiunge il parlamentare europeo. Ancora in fase di montaggio, e pronto tra un paio di mesi, il documentario avrà la durata di due ore ed è in attesa di una distribuzione nelle sale.
Un modo, come spiegano gli autori, per far conoscere a un pubblico diverso e più vasto di quello di nicchia e specialistico di internet (dove si trovano fiumi di parole e lavori interessanti sull'accaduto), la realtà su prima, durante e dopo quel maledetto giorno che ha sconvolto il mondo. La produzione del documentario è della Telemaco in collaborazione con Xtend e Megachip (società dello stesso Chiesa). Grazie alla formula  dell'autofinanziamento, scelta per garantire piena autonomia e indipendenza, tutti potranno poi diventare coproduttori del film (su www.zeroinvestigation911.com le informazioni). Ad oggi sono stati raccolti 370mila euro, su un budget complessivo di 500mila. La sigla è affidata a Dario Fo che aprirà il film riepilogando quello che la versione ufficiale racconta dell'11 settembre. Ma ci sono altri grandi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno aderito all'ambizioso progetto prestando voce e volto per ripercorrere la narrazione del film. A cominciare da Lella Costa che apre una delle scene "teatrali" del filmato che "ragiona tra sé e sé su quanto siano state assurde tanto la sorte delle vittime di Ground Zero quanto l'inspiegabile immobilismo della difesa degli Stati Uniti, che quel giorno non ha saputo fermare nemmeno uno di 4 aerei dirottati". "E' un'inchiesta giornalistica rigorosa che rompe il muro del silenzio. Sono state intervistati i diretti testimoni, i sopravvissuti, fonti primarie, coloro che hanno indagato - racconta Franco Fracassi -. Il film si muove attraverso sette capitoli ideali, sette cruciali interrogativi che partono dal come e dal perché sono crollate le Torri gemelle e l'edificio 7 del Worl Trade Center fino all'interrogativo. "perché le indagini precedenti all'11 settembre sono state bloccate dai vertici del FBI e perché le indagini successive alle stragi si sono concluse dopo soli due giorni? Insieme al film usciranno anche un libro e un Dvd. "Un volume - aggiunge Chiesa - che sarà incentrato sulla grande assenza dei media da questa vicenda".