Tony Blair (Michael Sheen, qui alla sua terza prova nei panni dell'ex primo ministro inglese dopo The Deal e The Queen) e Bill Clinton (Dennis Quaid) sono due tra gli uomini più potenti del Pianeta e condividono la stessa visione della politica (di centrosinistra e progressista). La loro unione potrebbe essere foriera di grandi e fondamentali migliorie per il mondo intero, ma lo scandalo sessuale che di lì a poco colpirà Clinton, porrà fine a questa speranza.
E' il plot de I due presidenti - The Special Relationship, il film di Richard Loncraine presentato al Festival di Torino nella sezione Festa mobile. Loncraine racconta quanto sia stato accurato, quasi maniacale, il lavoro preparatorio di documentazione per il film: “Il canale televisivo HBO è stato inflessibile sull'accuratezza cronologica dei fatti”, costringendo così a ritoccare le scene di fiction scritte dallo sceneggiatore Peter Morgan (The Queen, 2006; Frost/Nixon, 2008). Ultimo capitolo della trilogia dedicata al mondo della politica, il film avrebbe dovuto essere diretto dallo stesso Peter Morgan ma, causa motivi personali, lo sceneggiatore ha dovuto passare il testimone a Loncraine. Il regista inglese nega di aver accettato la direzione del film cavalcando il successo degli ultimi anni del filone politico: “Ho letto la sceneggiatura, mi è piaciuta e ho deciso di girare il film. Come faccio sempre, del resto.” Ad affascinarlo è stata la parabola discendente di Tony Blair che, da uomo di pace, fermo oppositore della violenza, si è trasformato in colui che spalleggerà, sopra ogni altro, George W. Bush nella guerra al Kosovo. Conclude parlando dei due attori protagonisti: “Lavorare con loro è stato delizioso. Sono molto diversi per quanto riguarda la concezione della recitazione: Sheen è metodico: una volta entrato nel personaggio, non ne esce più. Quaid invece è più improvvisatore. Con lui, come con la maggior parte degli attori, non sai mai cosa accadrà sul set”.