Sono quattro donne, stile Sex and The City, ma vivono ad Anzio e giocano a burraco. Sono le protagoniste (Claudia Gerini, Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni e Caterina Guzzanti) della nuova commedia diretta da Giuliana Gamba dal titolo Burraco Fatale, che uscirà nelle sale il primo ottobre distribuita in 180 copie da Fenix Entertainment.

“Ho voluto fare un film che parlasse della borghesia italiana di provincia. Racconto alcune donne che vengono in contatto con un modo differente di impostare l’amore”, dice la regista. Diverse l’una dall’altra per debolezze ed eccentricità queste donne di mezza età decideranno di partecipare a un torneo internazionale di burraco. Tutto potrebbe volgere per il meglio, se non fosse che Irma, interpretata dalla Gerini, qui nel ruolo della più romantica e svampita delle quattro (insomma di Charlotte tanto per continuare l’associazione con i personaggi di Sex and The City), ha perso completamente la testa per un uomo (Mohamed Zouaoui) che all’apparenza sembrava un principe azzurro, ma di fatto aveva un harem.

“Interpreto una donna romantica che si piange un po’ addosso. Le amiche sono fondamentali, sia perché ti sostengono, sia perché ti criticano e in questo modo ti fanno crescere. Sul set ci siamo proprio divertite e sono stata felice di aver recitato insieme a quattro donne davvero di carattere”, dice Claudia Gerini, che non crede al principe azzurro. “Da mamma di due femmine sto cercando di sfatare questo mito anacronistico - prosegue-. Non è il principe azzurro che ti risolve la vita, ma qualcuno che ti stimola a cambiare e ad essere una persona migliore. D’altronde quando uno è innamorato vuole essere più carino e simpatico”.

E Giuliana Gamba aggiunge: “Innamorarsi è bello. E’ un sentimento che auguro a chiunque di provare più volte nella vita”. Per Paola Minaccioni: “Il principe azzurro crea aspettative. E queste sono da eliminare: uno si aspetta che ti amerà per sempre, che sarà un uomo perfetto, ma anche questo alla lunga annoia”. Infine per Caterina Guzzanti: “L’aspettativa mortifica l’amore”.

Insomma, la vita è un po’ come il burraco e, o si vince o si perde, ma l’importante è giocare la partita fino alla fine.

“Il burraco accende molto gli entusiasmi. E’ affascinante mettere in ordine tante carte dello stesso seme”, commenta Claudia Gerini. Infine la regista, che ha scelto di raccontare quattro donne accomunate dallo stesso background sociale, conclude: “Anzio è una città accogliente, con il mare e le sue case démodé, rispecchiava proprio quello che volevo io. Nei miei film ho avuto sempre uno sguardo un po’ provocatorio e anche in questo nel quale affronto un tema piuttosto scabroso ovvero la poligamia”.