Dal 28 settembre al 10 ottobre a Milano, presso la sede del Siam1838 in via Santa Marta 18, Giovanni Morassutti, attore al momento impegnato sul set di Fra due battiti al fianco di Remo Girone e fondatore della residenza d'arte internazionale Art Aia - Creatives / In / Residence, insieme a Google Arts & Culture, porta online una mostra digitale sulla storia e sulle peculiarità del discusso "Metodo" da Stanislavskij a Strasberg.

Durante gli studi negli Stati Uniti Morassutti ha lavorato, per citarne alcuni, con Ellen Stewart, fondatrice di La MaMa etc. e con Gus Van Sant in Last Days, oltre all’esperienza diretta con Susan Strasberg, presso l'Actors Studio di New York, e con il suo collaboratore e mentore di lunga data John Strasberg.

A partire dal 28 settembre, la mostra online “Strasberg Legacy” sarà a disposizione in versione bilingue nella pagina Art Aia - Creatives / In / Residence su Google Arts & Culture, ripercorrendo nel dettaglio la storia della scuola di recitazione realista, dai suoi inizi in Russia al Processo Creativo Organico insegnato da John Strasberg.

Parte della storia sarà narrata dallo stesso Strasberg attraverso rare interviste sotto il portico della chiesa di Sant'Antonio di Padova ad Art Aia - Creatives / In / Residence e a Berlino attraverso una registrazione audio in cui John Strasberg ricorda la visita nella capitale tedesca assieme alla sua famiglia all'inizio degli anni '60, poco dopo la costruzione del muro. Non mancheranno curiosità anche su Marylin Monroe e il suo rapporto con la sua coach Paula, seconda moglie di Lee Strasberg e madre di John e Susan. La storia sarà narrata in un modo nuovo grazie agli strumenti di Storytelling messi a disposizione dalla piattaforma Google Arts & Culture per consentire al pubblico di scoprire cosa c'è dietro al famoso Method Acting, la famiglia Strasberg e all'Actors Studio di New York.

Come ha dichiarato Giovanni Morassutti : "Sono molto lieto di collaborare con Google Arts & Culture. Sento che questo è un passo importante nella realizzazione del mio sogno e sono felice che il mio progetto venga riconosciuto. Art Aia-Creatives / In / Residence è stato ispirato anche dalla creatività di mio padre ed è curioso perché il nome originario della località del centro d'arte è "Banduzzo" che nel dialetto locale significa luogo proibito. In un certo senso mi ricorda la Repubblica di Platone, dove gli artisti erano banditi dallo città ideale. Al contrario, credo che la buona arte, come il buon teatro, siano in grado dire la verità e che sia fondamentale riconnettersi con le nostre emozioni soprattutto in questo momento di cambiamento. La ricerca della verità nell'espressione artistica è fondamentalmente la base del lavoro della scuola di recitazione realista".