Dopo l'annuncio del cartellone veneziano, si cominciano ad azzardare le prime previsioni sui titoli che potrebbero arricchire il programma della "concorrente" Festa del Cinema di Roma. Se il festival capitolino - in programma dal 13 al 21 ottobre - sarà costretto a fare a meno del nuovo film di Brian De Palma, The Black Dahlia, soffiato in extremis dalla Mostra di Venezia, potrebbe tuttavia assicurarsi la presenza di due dei film più attesi della prossima stagione: The Departed di Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio e Matt Damon e Flags of Our Fathers di Clint Eastwood, prima parte del monumentale kolossal dedicato alla battaglia di Iwo Jima, combattuta sul fronte del Pacifico nel 1945. Potrebbero approdare a Roma anche il remake All the King's Men di Steven Zaillian con Sean Penn e Jude Law, il nuovo film di Mira Nair The Namesake ed A Good Year di Ridley Scott con Russell Crowe. Tra gli italiani sembra ormai certa la presenza del film di Francesca Comencini A casa nostra, dirottato verso la Festa del Cinema dopo la decisione del direttore della Mostra, Marco Müller, di escluderlo dal concorso veneziano. Si fanno poi i nomi di Mario Monicelli con l'anteprima di Le rose del deserto, il film sulla guerra in Libia con Giorgio Pasotti, Alessandro Haber e Michele Placido, N di Paolo Virzì, ispirato al romanzo di Ernesto Ferrero e interpretato da Elio Germano, Daniel Auteuil e Monica Bellucci, Uno su due di Eugenio Cappuccio con Fabio Volo, La mano de Dios, il biopic su Maradona firmato da Marco Risi e due opere prime: Salvatore di Giampaolo Cugno con Enrico Lo Verso e L'aria salata di Alessandro Angelini sempre con Pasotti. Il programma ufficiale della manifestazione si conoscerà, tuttavia, soltanto a metà settembre: "La nostra selezione è in corso - spiega Goffredo Bettini, presidente del consiglio direttivo della Festa del Cinema -. Abbiamo centinaia di contatti e stiamo visionando centinaia di opere, ma nessuna scelta è stata compiuta".