"Ci auguriamo che grazie al Product Placement si avvii una nuova era per il cinema italiano". Così Dario E. Viganò, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, all'apertura della conferenza dal titolo "Il product placement cinematografico. Attualità e derive" tenutasi il 30 settembre all'hotel Excelsior del Lido di Venezia. Questo è il primo di una serie di appuntamenti organizzati dall'Ente per approfondire e favorire il dibattito attorno alle tematiche legate al mondo cinematografico. La conferenza si è svolta in collaborazione con l'agenzia Camelot, prima in Italia ad occuparsi del piazzamento di prodotti e marchi commerciali nella produzione cinematografica. Alla presenza dell'amministratore delegato dell'agenzia, Paola Mazzaglia, è stato esposto il percorso di crescita dell'attività di placement in Italia a partire dal varo del Decreto Urbani nel 2004, data che ha segnato una prima regolamentazione ufficiale. Favorendo l'incontro tra mondo delle aziende e mondo del cinema si contribuisce allo sviluppo di entrambi, permettendo alle produzioni di avere accesso ad un numero maggiore di fondi e alle aziende di favorire la propria visibilità in modo originale. È questa l'idea che sembra iniziare a diffondersi nel nostro Paese, se si pensa che dal 2004 ad oggi il numero di agenzie è arrivato ad undici sebbene, per stessa ammissione della Mazzaglia, l'attività di placement sia ancora relativamente troppo recente per poter avere stime e numeri concreti.