Nascere in un corpo che non senti tuo è un dramma. Pierluigi Di Lallo ce lo racconta in chiave ironica nella sua opera seconda dal titolo Nati 2 volte, in uscita nelle sale il 28 novembre distribuita in trentacinque copie da Zenit Distribution.

Tratto da una storia vera, protagonista è Maurizio (Fabio Troiano), nei panni di Teresa, una ragazza che dopo aver intrapreso il lungo percorso della transazione di genere, da femmina a maschio, tornerà a Foligno, nel suo paese natale, a seguito della morte di sua madre. Lì si scontrerà con il suo passato ingombrante e mai dimenticato. Nel cast anche Euridice Axen, Marco Palvetti e Vittoria Schisano.

"Ho affrontato questo tema così importante in chiave ironica, cercando di fare capire quanti pregiudizi ci sono rispetto a certe scelte. Anche nel mio primo film ho trattato un altro argomento difficile come quello della sterilità con ironia", racconta il regista.

E Vittoria Schisano, che nel 2011 intraprese il percorso per cambiare sesso e diventare appunto donna, prima attrice MtF (Male to Female) ad entrare nel cast di una soap opera italiana, dice: "In Un Posto al Sole interpretavo Carla, un personaggio che mi ha insegnato molto sul rapporto d'amore che c'è tra un genitore e un figlio. Qui invece con Marla mi sono divertita a portare leggerezza in un percorso di vita che non è affatto facile. Nascere in un corpo sbagliato è un grande shock. Poter dire la verità e capire chi veramente si è, è un grande lusso. Sono nata in un equivoco".

Proprio grazie alle lunghe chiacchierate con Vittoria Schisano, Fabio Troiano è riuscito ad entrare nel ruolo di Maurizio/Teresa. Non ha però mai voluto incontrare personalmente il vero Maurizio: "per evitare di farmi influenzare". Ed Euridice Axen, che nel film si innamora di Maurizio, sottolinea: "E' un film contro i pregiudizi. Nessuno vuole svegliarsi in un corpo sbagliato per questo è meglio stare attenti prima di giudicare".

"E' il primo film in Europa che parla della transazione al contrario", conclude infine il regista che ha voluto dunque raccontare, con i mezzi della commedia, il calvario che deve affrontare (il pregiudizio della gente, l'arretratezza burocratica di uno Stato che non ha ancora varato una normativa esaustiva che li tuteli, la paura dell'altrui giudizio) chi decide di "nascere una seconda volta".