Si è conclusa domenica 10 giugno la 33° edizione del Festival delle Cerase, che basato su un’originale e innovativa struttura, si è protratto con appuntamenti presso ché settimanali per cinque mesi a partire da gennaio, con proiezioni e incontri.

 

Ad assegnare i riconoscimenti è una giuria popolare, formata da una cinquantina di spettatori, le cui scelte sono state tutt’altro che scontate e sono state indirizzate anche su piccoli film di qualità, che, a causa della scarsa visibilità, finiscono per essere penalizzati nelle competizioni più note.

La premiazione si è svolta nel cortile di Palazzo Orsini, sede del Comune di Monterotondo, principale sponsor del festival, organizzato da Silvio Luttazi e diretto da Franco Montini.

Il premio per il miglior film della stagione è stato assegnato a Napoli velata di Ferzan Ozpetek che ha ritirato la sua ennesima ciliegia d’oro. Infatti, il regista aveva già trionfato nel 2003 con La finestra di fronte, miglior film, e come miglior regista nel 2001 e nel 2014, rispettivamente per Le fate ignoranti e Allacciate le cinture.

 

Quest’anno il premio per la regia è andato invece a Vincenzo Marra, per il film L’equilibrio, con protagonisti Mimmo Borrelli e Roberto Del Gaudio, premiati ex-aequo come attori rivelazione. Il riconoscimento per la miglior attrice rivelazione è stato invece conquistato da Viola Sartoretto, protagonista femminile del film La buona terra di Emanuele Caruso.

Sempre per ciò che riguarda gli interpreti, il premio per il miglior attore è stato assegnato a Nicola Nocella, per Easy, un viaggio facile, facile di Andrea Magnani, designato anche come film rivelazione della stagione.

Il premio per la miglior attrice è stato conquistato ex-aequo da Lucia Mascino e Daniela Poggi. La giuria ha infatti ritenuto doveroso premiare due indimenticabili ritratti di donna e due interpretazioni, molto diverse fra loro, ma entrambe straordinarie, offerte rispettivamente in Amori che non sanno stare al mondo di Francesca Comencini e ne L’esodo di Ciro Formisano.

A completare l’elenco dei premi, miglior sceneggiatura a La casa di famiglia, firmata da Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli e migliore colonna sonora a Ammore e malavita, realizzata da Pivio e Aldo De Scalzi.

Infine sul palco di Monterotondo per ritirare due premi speciali, attribuiti ad altrettanti documentari, sono salito anche Mimmo Verdesca per Sciuscià 70 e Graziano Diana e Giancarlo De Cataldo per Pertini il combattente.