La tragedia della Thyssen a Venezia con La fabbrica dei tedeschi di Mimmo Calopresti. Ai titoli italiani già in predicato per la 65esima Mostra, ovvero Il papà di Giovanna di Avati, Un giorno perfetto di Ozpetek, Il passato è una terra straniera di Vicari e Birdwatchers di Bechis, si aggiunge, secondo indiscrezioni molto attendibili, un outsider di peso: La fabbrica dei tedeschi di Calopresti, docu-fiction sul rogo dell'acciaieria ThyssenKrupp a Torino, in cui sono morti sette operai. Presidente della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e figlio di una tuta blu della Fiat trasferitosi con la famiglia dalla Calabria a Torino, Calopresti è tornato sotto la Mole per documentare la notte del rogo, ma anche - come il regista ha dichiarato a fine riprese - "la giornata tipo degli operai, le loro condizioni di vita segnate dai turni, dalla sveglia spesso nel cuore della notte e da un bisogno di sicurezza che purtroppo non è stato accolto". Prodotto da Valerio Terenzio e Simona Banchi per Ambra Jovinelli, costruito su ricerche e testimonianze dei parenti delle vittime, La fabbrica dei tedeschi riporterebbe al Lido Calopresti dopo L'ora della lucertola del 2004.