"Ritorno al crimine è il sequel di Non ci resta che il crimine. Stavolta gli avversari non sono quelli della Banda della Magliana, ma quelli di Gomorra. Sono passato dalla delinquenza romana a quella napoletana".

Parola di Massimiliano Bruno, regista e sceneggiatore, classe 1970, tra i primi ad aver visto il suo film "travolto" dal Covid. Doveva uscire il 12 marzo al cinema. Ora forse lo potremo vedere sul grande schermo in autunno.

"Stiamo cercando di capire quando sarà possibile andare in sala -racconta-. Quest'estate riapriranno le arene e i drive in e qualche cinema multisala. Dal 2 settembre, in concomitanza con la Mostra del Cinema di Venezia, immagino che ci sarà anche una sorta di programmazione dei cinema su tutta Italia. Spero di uscire in autunno, insomma. Certo, se ci sarà una ricaduta per il Covid, a quel punto usciremo a febbraio-marzo". 

Il film è una commedia  che vede protagonisti sempre Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Edoardo Leo, Gian Marco Tognazzi, Massimiliano Bruno e Carlo Buccirosso, insieme alle new entry: Giulia Bevilacqua e Loretta Goggi.

Ritorno al crimine

La storia vede nuovamente i quattro protagonisti (Sebastiano, Moreno, Giuseppe e Franco), che dopo essersi riusciti a salvare dallo scontro con la Banda della Magliana, si mettono sulle tracce di Sabrina, una donna in fuga, che ha rubato loro sia i soldi che il cuore di Sebastiano. Dovranno vedersela non solo con lei, ma anche con un passato che ritorna e con un mercante d'arte.

In attesa di vederlo al cinema in autunno, intanto le sale già riaprono il 15 giugno. E' una buona notizia? "Sì, se si rispettano le norme di sicurezza e le regole. Ma non siamo pazzi e tutti mettiamo la salute prima di ogni cosa. La possibilità di andare al cinema, magari distanziati gli uni dagli altri, sarà qualcosa che farà bene alla gente. Potersi svagare e intrattenersi al cinema o al teatro, con la musica, è fondamentale. Non si può pensare solo a lavorare, c'è bisogno anche  di momenti che aiutino a sopportare le difficoltà e lo stress".

Chissà se dopo tutto questo cambierà anche il nostro modo di ridere. "Difficile prevederlo", risponde Massimiliano Bruno, regista di molte commedie (Nessuno mi può giudicare, Viva l'Italia, Confusi e felici, Beata ignoranza). "Sicuramente è successo qualcosa che non si può ignorare e che ci ricorderemo in futuro - prosegue-. E' avvenuto qualcosa di importante, ma questo non cambia l'animo umano. Ci divertiremo sempre con una commedia e ci commuoveremo con un dramma. Certo, cambieranno gli argomenti, come è giusto che sia. Inevitabilmente dopo la seconda guerra mondiale i film parlavano di quello, così come dopo la guerra del Vietnam e dopo l'11 settembre. E' innegabile che non si potrà ignorare una cosa così eclatante come una pandemia". 

Infine conclude: "In questo periodo mi è mancata la socialità, il poter scambiare due chiacchiere con gli amici davanti a una pizza o a un bicchiere di vino. Avere relazioni umane dal vivo è ovviamente molto meglio che averle su Skype o su Zoom. Per il resto con tutte queste piattaforme mi sono anche abbuffato di cinema e serie tv.  Ho letto libri e sono stato sui social network. Adesso è arrivato il momento di sentire come stanno le persone e di chiacchierare".