Buzz Lightyear da giocattolo diventa umano. A raccontarci le origini delll’ambito e leggendario Space Ranger che in Toy Story (1995) metteva in difficoltà lo sceriffo Woody minacciando di soffiargli il posto come preferito da Andy è il regista Angus MacLane.

Il film Disney/Pixar, in uscita il 15 giugno nelle sale italiane, è un’ avventura d’azione fantascientifica dal titolo Lightyear - La vera storia di Buzz.

A dare la voce al famoso giocattolo non più Massimo Dapporto, che lo aveva doppiato fin dal primo Toy Story del 1995, ma Alberto Malanchino. Nella versione italiana del film l’attrice Esther Elisha e l’attore Ludovico Tersigni prestano le proprie voci rispettivamente ad Alisha Hawthorne, comandante e migliore amica di Buzz, e a Sox, il suo gatto robot. Tra i doppiatori anche Linda Raimondo, nel ruolo di una delle guardie che cerca di prendere Buzz.

“Ho conosciuto Massimo Dapporto ed era molto contento che Buzz Lightyear avesse una nuova voce - racconta Alberto Malanchino -. Lui mi ha insegnato tantissimo perché è capace di alternare momenti operativi, con una voce molto concitata, a momenti più balsamici. Ovviamente abbiamo una pasta vocale molto diversa ma mi ha aiutato nel creare un nuovo Buzz, totalmente originale”.

“Sox è un personaggio che porta un sorriso per sua natura. Non ha solo toni robotici, ma anche colorati e umani”, dice Ludovico Tersigni. E Esther Elisha: “Ho cercato di dare ad Alisha Hawthorne un percorso d’invecchiamento quindi man mano la mia voce è diventata più profonda e poi ho cercato di darle un po’ di  nostalgia e un po’ di tenerezza verso il futuro”.

Tanti i valori presenti nel film: la cooperazione, l’amicizia, ma anche la fallibilità dell’essere umano.

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“Buzz compie il percorso dell’eroe e passa da Buzzcentrico pieno di testosterone a fare un gioco di squadra. In un mondo in cui siamo tutti divisi è un messaggio davvero importante questo”, dice Alberto Malanchino. “La cooperazione ci permette di progredire e questo lo vediamo più che mai nel mondo dell’astronautica”, aggiunge Linda Raimondo. E Ester Elisha: “C’è anche il tema dell’errore e del saper perdonare a sé stessi”.

Ma la vera novità è il bacio tra due donne presente nel film. Una scena che è stata oggetto di censura e che è stata poi ripristinata dopo la protesta dei dipendenti Lgbt Disney contro il silenzio dell’azienda sulla nuova legge “Don’t say Gay” in Florida.

“È il primo cartone con un tema di questo tipo e lo affronta in modo sublime, in modo sottile, ma intenso. Così si crescono dei bambini con una purezza di pensiero e senza giudizio”, commenta Ludovico Tersigni.

Ed Esther Elisha: “I bambini vedono la realtà e forse hanno meno bisogno di essere educati rispetto a quello che è l’amore. Sono grata alle proteste dei dipendenti Disney perché penso che tutte le famiglie abbiano il diritto di essere rappresentate perché è ciò che ti permette di essere accolto e di essere visto dagli altri”.

Nella storia Buzz dopo essere rimasto bloccato su un pianeta ostile a 4,2 milioni di anni luce dalla Terra insieme al suo comandante e al suo equipaggio cerca di trovare un modo per tornare a casa. “La velocità della luce non può essere raggiunta perché avrebbe bisogno di energia infinita. Il concetto alla base di questo film è quello della relatività di Einstein. Un concetto che è stato confermato anche recentemente”, conclude Linda Raimondo, che da sempre sogna di diventare un’astronauta e che studia fisica all’università di Torino.