Le sale cinematografiche sostengono e condividono ogni misura adottata per la prevenzione del contagio da Coronavirus. “Nelle cinque Regioni dove sono state disposte misure straordinarie di concerto tra Governo e Regioni”, ricorda Mario Lorini, Presidente dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), “tutti i cinema - come i luoghi di cultura e di spettacolo, le scuole e ogni altra attività pubblica - restano chiusi fino a domenica prossima. Per le imprese e per i lavoratori coinvolti si reputano necessarie e urgenti misure straordinarie, come ad esempio la cassa integrazione in deroga. Siamo certi, e ci siamo già attivati al riguardo, che il Governo e i Ministeri competenti sapranno valutare con attenzione tali elementi: assieme alle Associazioni dello spettacolo abbiamo chiesto che sia dichiarato lo stato di crisi per tutto il territorio nazionaleassieme all’Anica stiamo dialogando con il ministero di riferimento, il MiBACT, mentre si sta aprendo un confronto al MISE che coinvolge tutti i settori dell’industria e del commercio”.

“Purtroppo”, prosegue Lorini, “in questo momento prevale un senso di allarme anche laddove non vi sono rischi per la salute pubblica e ciò si traduce in un impatto drammatico per le imprese di esercizio di tutta Italia: dopo il forte calo di spettatori nel weekend, anche ieri si è registrato un calo del 65% sul 2019 e del 75% rispetto alla settimana precedente; in più, questa settimana è stato previsto il rinvio dell’uscita della gran parte dei titoli di maggior richiamo”.

“È prevedibile il senso di attesa e di cautela”, afferma Lorini; “tuttavia l’esercizio cinematografico, che seguirà con attenzione gli sviluppi e che si adeguerà prontamente ad ogni determinazione utile e necessaria, si associa all’invito delle Istituzioni a mantenere la calma e ad approfittare delle possibilità di trascorrere il proprio tempo libero con serenità nei consueti luoghi di intrattenimento, dove si possono vedere numerosi film belli e interessanti. Restiamo ancorati alla realtà ma vogliamo dare un segnale di sicurezza e di tranquillità ad un Paese che deve reagire”, conclude Lorini.