Star e guai - giudiziari e non - sono quasi un binomio. E hanno anche - scrive l'Ansa - un "effetto-amico" per i suoi protagonisti: sono tutte cose che vanno alla grande sui giornali. Basti solo pensare, restando all'attualità, al caso di Lindsay Lohan di ieri, come a quello di domenica sera di George Michael. All'attrice americana Lohan (24 anni) ieri in California è arrivata così, tra abbondanti e ipocrite lacrime, la condanna a novanta giorni di carcere per non aver rispettato il periodo di rieducazione a cui era tenuta in seguito a una precedente fermo per guida in stato di ebbrezza.Domenica era invece toccato al cantante George Michael che si è fatto beccare un'altra volta dalla polizia. Questa volta non in wc pubblico come il 7 aprile 1998 dove venne condannato per "condotta immorale" a Beverly Hills, ma alla guida della sua Land Rover quando ha sbandato ed è andato a finire dritto nella vetrina di un negozio nel quartiere di Hampstead, a nord di Londra. Il Daily Mirror racconta che poco dopo l'incidente è arrivata sul posto la polizia che, dopo aver tentato di sottoporre il cantante al test etilico di routine, l'avrebbe arrestato e portato in centrale.Ma tra le ultime trasgressioni che vedono sempre più protagoniste le donne c'è poi il caso della super top model britannica Kate Moss, 300 copertine all'attivo anche per le sue molte disgrazie. Tra le prime pagine quella del 15 settembre 2005 del Daily Mirror che pubblica alcune foto che la ritraggono insieme al compagno Pete Doherty, nell'atto di tirare cocaina. Indagata per uso di sostanze stupefacenti il 16 giugno 2006 Kate Moss viene assolta e, guarda caso, dopo lo scandalo triplica guadagni e contratti. Più autentico esistenzialmente il caso della cantante londinese di origine ebraica Amy Winehouse, divisa tra bulimia, anoressia e alcolismo, arrestata il 18 ottobre 2007 per uso di marijuana in Norvegia, fumatrice di crack e amante dei tatuaggi (molte donne nude, perché si sente molto maschio pur non essendo omosessuale). Nel caso della miliardaria "icona bionda" Paris Hilton la provocazione, la trasgressione, è una vera specialità. Nel 2007 a New York viene condannata a 45 giorni di prigione per guida senza patente in stato di ebbrezza e poi rilasciata tra le polemiche. Dopo torna in carcere e viene rilasciata il 26 giugno 2007 per buona condotta.Sul fronte maschile, infine, tre casi. Quello di Eddie Murphy che il due maggio del 1997 fa salire nella sua auto una prostituta transessuale a Hollywood. La polizia ferma la macchina di Eddie, arresta il transessuale, ma rilascia Murphy. Un destino che ha coinvolto anche, con una prostituta donna, anche l'insospettabile Hugh Grant molti anni prima (giugno 1995). Infine, a dimostrazione di quanto Russell Crowe sia davvero un "gladiatore", da segnalare il suo arresto nel 2005 per aver scaraventato un telefono addosso al portiere di un albergo di New York. Chissà, avrà avuto le sue buone ragioni.