Hanno vinto gli hacker: la Sony Pictures Entertainment rinuncia a portare in sala The Interview, la commedia con Seth Rogen e James Franco che ha fatto infuriare la Corea del Nord perché incentrato su un piano di eliminazione del dittatore Kim Jong-un. Il film molto probabilmente sarà lanciato direttamente sul mercato dell'home-video (VOD e DVD), dal quale la Sony spera di recuperare l'investimento fatto per la sua realizzazione (The Interview ha usufruito di 42 milioni di dollari di budget). E' una decisione clamorosa, che crea senza dubbio un precedente pericoloso, presa poche ore dopo la minaccia degli hacker di infliggere agli Stati Uniti un altro 11 settembre, colpendo quei cinema che avessero osato proiettare il film. Una minaccia che aveva in un primo momento spinto la Sony a far slittare l'uscita di The Interview (prevista il 25 dicembre), e ora a cancellarla del tutto: “La Sony Pictures non ha nessun piano futuro per il film”, ha dichiarato un portavoce della major. Già ieri, sul sito ufficiale dello studio, era sparito ogni riferimento al titolo.
L'incubo della Sony è iniziato il 24 novembre scorso quando un gruppo di hacker denominato “Guardians of Peace” è riuscito a penetrare nel sistema informatico della major rubando documenti riservati, email, piani di lavorazione, e altri dati sensibili inerenti ai compensi dei manager e al numero di previdenza sociale di migliaia di impiegati. Fino a martedì la pubblicazione dei documenti sottratti aveva provocato soprattutto imbarazzo in seno alla major: molte delle email che i vertici della Sony si erano scambiati con produttori e agenti contenevano commenti poco lusinghieri su star (Angelina Jolie, ma non solo) e personalità (viene preso di mira anche il presidente Obama). Un danno di immagine notevole, che rischiava di far saltare molti dei contratti in essere con la major e di danneggiarla economicamente. Ma martedì l'offensiva degli hacker aveva segnato un punto ulteriore: “Il mondo sarà pieno di paura – si legge nella dichiarazione fatta dal gruppo -. Ricordate l'11 settembre 2001. Qualsiasi cosa capiti nei prossimi giorni è solo colpa della cupidigia della Sony Pictures Entertainment". Per tutta risposta, le grandi catene americane dei multisala - AMC, Regal, Cinemark, Carmike e Southern Theatres – avevano annunciato ieri che non avrebbero inserito nella propria programmazione The Interview. a questo punto la Sony ha deciso di gettare la spugna.
Le autorità federali avrebbero accertato il legame tra gli hacker e il governo nord-coreano (che ha sempre smentito ogni coinvolgimento). 
The Interview dovrebbe uscire in italia il prossimo 22 gennaio. Al momento non si hanno notizie di un annullamento delle proiezioni fuori dagli Stati Uniti.