C'è ancora Silvio Soldini nel futuro cinematografico di Licia Maglietta. Il sodalizio artistico con il regista di Pane e tulipani si concretizzerà in un progetto ancora in fase di scrittura: sia Soldini che la Maglietta mantengono il riserbo sulla storia e lasciano trapelare unicamente che non si tratterà di una commedia. Proprio la storia ha grande rilevanza per l'attrice napoletana: "Produttori e registi mi dipingono spesso come una che dice sempre no, ma sono le sceneggiature che mi vengono sottoposte a essere di scarso interesse per me. Se un soggetto non mi appassiona, preferisco andare a fare una passeggiata, piuttosto che impegnarmi in qualcosa in cui non credo". La Maglietta sarà impegnata a teatro, la sua passione principale, dal 3 al 21 novembre: sarà al Teatro Franco Parenti di Milano con tre spettacoli, Delirio amoroso da un testo della poetessa Alda Merini, Vasta è la prigione di Assia Djebar e Una volta in Europa di John Berger, lo scrittore preferito dall'attrice. Presente al Grinzane Cinema per la tavola rotonda "Il corpo scritto e il corpo incarnato", la protagonista di Agata e la tempesta ha sottolineato l'importanza di una corporeità autentica sul palcoscenico e nella vita: "È tremendo vedere come nel mondo dello spettacolo la corporeità venga falciata; attori di cinema e televisione ricorrono sovente alla chirurgia estetica per cancellare dal proprio corpo i segni della vita, delle esperienze avute: per me questo è inconcepibile".