(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Conflitto d'interessi? E' la prima volta che sento questa cosa. Ma io mica sono in giuria. Mi sembra una cosa ridicola". Kasia Smutniak, madrina della 69ma Mostra del Cinema di Venezia cade dalle nuvole quando i giornalisti le chiedono cosa ne pensi delle voci su un presunto conflitto d'interessi tra il suo ruolo e il suo essere legata sentimentalmente al produttore Domenico Procacci, patron della Fandango, che presenta in concorso il film di Daniele Ciprì, E' stato il figlio.
Kasia, alla viglia del debutto non ha ancora scelto cosa indosserà ("ho più opzioni ma non ve le dico sennò chi non sceglierò ci rimarrà male") ma si dice abbastanza serena. "Io ero tranquilla finché non ho incontrato voi giornlisti con tutte queste domande", dice ridendo. "Quello che mi agita un po' è il ruolo di conduttrice. Ho il terrore del palco, non ho mai condotto nulla, nemmeno una sagra della salsiccia". Rispetto agli ultimi anni e all'ex direttore della mostra Marco Mueller, la presenza di Alberto Barbera sarà piu discreta. "Praticamente dovrò condurre tutto io ma non mi lancerò in considerazioni personali. Credo che agli spettatori possa interessare di più cosa ha da dire il presidente della giuria Michael Mann che quello che potrei dire io", sottolinea Kasia. La quale, nonostante parli benissimo sia l'italiano che l'inglese, ha messo in conto anche la possibilità di qualche gaffe: "Di errori ce ne saranno ma tanto io posso giocarmi la carta della straniera, della polacca", ride.
Reduce dal set della fiction Rai su Domenico Modugno, dove ha vestito i panni della moglie del cantante Franca ("la sua è una storia bellissima, l'ho incontrata ed è stato un incontro bellissimo, di quelli che non si dimenticano", e dal set dell'opera prima Tutti contro tutti, Kasia ha molta curiosità per i film in cartellone: "Voglio vedere più film che posso. Bellocchio, Ciprì, Anderson, Malick ma anche il violento Kim ki-duk o l'horror giapponese che dura cinque ore. Il bello dei festival è anche il poter vedere dei titoli che non usciranno mai nelle sale...".