E’ Il traditore, tredici minuti di applausi in sala al Festival di Cannes e un’ottima partenza in questi giorni in sala, il film più candidato di sempre ai Nastri d’Argento 2019. Undici le nomination con le quali il film di Marco Bellocchio, che ottiene anche la candidatura per il miglior attore protagonista, Pierfrancesco Favino, guida la classifica dei titoli che si contendono quest’anno i premi dei Giornalisti Cinematografici. Al MAXXI – il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo - l’annuncio ufficiale delle nomination inaugura stasera a Roma la 73.ma edizione dei Nastri: una grande festa del Cinema, con oltre 500 protagonisti dell’ultima annata e molte presenze istituzionali, per siglare un momento importante della stagione che quest’anno, finalmente, non chiude per ferie grazie all’impegno di ‘Moviment’ – un progetto dell’intera filiera industriale che i Giornalisti Cinematografici sostengono proprio con i Nastri.

 

Con Il traditore in testa alla classifica dei più candidati con 8 nomination ciascuno, Il primo Re di Matteo Rovere,  La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi e Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis, seguiti con 7 da Euforia di Valeria Golino, unica regista che sfida per la migliore regia – la sola categoria dove le candidature sono 7 e non 5 - Bellocchio, De Angelis, Giovannesi,  Martone, Rovere e Guadagnino.  Sono 7 anche le nomination per Capri-Revolution di Mario Martone. Seguono, con 4 , Suspiria, Il Campione eMoschettieri del re - La penultima missione e con 3 candidature Ma cosa ci dice il cervello, Ricordi?, Troppa grazia e Una storia senza nome.

Una trentina gli altri titoli che hanno ricevuto una o due candidature ai Nastri 73, prodotti dal Sngci con il sostegno del Mibac -Direzione Generale per il Cinema, main sponsor BNL Gruppo BnpParibas, e la collaborazione a Roma della Regione Lazio e a Taormina della Regione Sicilia. Premi e segnalazioni speciali compongono sull’intera annata 1° Giugno 2018-30 Maggio 2019 un palmarès di oltre quaranta titoli segnalati, tra i quali alcuni film premiati nei Festival internazionali e, tra le opere prime o la produzione low budget, anche qualche piccola sorpresa. E, a proposito di sorprese, quest’anno anche per soggetto e sceneggiatura la proclamazione avverrà in diretta con i vincitori dei Nastri tecnici (fotografia, montaggio, scenografia, costumi, sonoro in presa diretta e miglior casting director) scelti tra le ‘cinquine’ già votate da una speciale giuria di qualità. Tutti gli altri Nastri, come sempre, saranno votati via mail a partire da lunedì 3 Giugno e fino alle 12.00 del 12 Giugno per lo scrutinio nelle mani del notaio Alessandra Temperini.

Ed è senza dubbio una curiosità il riconoscimento al miglior ‘cameo’ dell’anno che premia stasera eccezionalmente Adriano Panatta nella parte di se stesso ne La profezia dell’armadillo: un’apparizione divertente diventata a tempo di record un tormentone anche in rete,

 

Tornando alle ‘cinquine’ rese note al Maxxi due registe – Margherita Ferri con Zen sul ghiaccio sottile e Michela Occhipinti con Il corpo della sposa sono in ‘cinquina’ insieme a Il Campione di Leonardo D’Agostini, Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio e Ride, debutto alla regia di Valerio Mastandrea. Per il soggetto, cinque film molto diversi tra loro: Il grande spirito di Sergio Rubini, Ovunque proteggimi di Bonifacio Angius, Tito e gli alieni di Paola Randi e due commedie nate sulle altrettante idee originali di quest’annata: La prima pietra di Rolando Ravello e Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno. Per la sceneggiatura si sfidano invece Euforia di Valeria Golino (Francesca Marciano e Valia Santella con Valeria Golino e la collaborazione dello scrittore Walter Siti), Il traditore di Marco Bellocchio, scritto dal regista con Ludovica Rampoldi, anche qui Valia Santella e Francesco Piccolo (con la collaborazione di Francesco La Licata), La paranza dei bambini, proprio per la scrittura di Maurizio Braucci, Roberto Saviano e del regista Claudio Giovannesi) premiato a Berlino e, ancora, Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis anche autore della sceneggiatura con Umberto Contarello e Una storia senza nome di Roberto Andò, scritto dal regista con Angelo Pasquini e la collaborazione di Giacomo Bendotti.

Per la commedia - che i Giornalisti premiano da oltre dieci anni - i cinque titoli sono: Bangla di Phaim Bhuian, Bentornato Presidente di Giancarlo Fontana e Giuseppe G.Stasi,Croce e delizia di Simone Godano, Dolceroma di Fabio Resinaro e Troppa Grazia di Gianni Zanasi.

Per la produzione sono candidati Bibi Film, Groenlandia con 3Marysenterteinment, IBC Movie e Kavac, Indigo (e HT) e Palomar con un’ampia collaborazione, su quasi tutti i titoli, di Rai Cinema e il contributo di alcuni partner (tra i quali Sky Cinema, Vision Distribution e Tim Vision con La paranza dei bambini prodotto da Palomar) tra i titoli prevalentemente candidati nelle categorie del miglior film e della  migliore regia.

Attrici e attori: Alessandro Borghi (Il primo re), Andrea Carpenzano (Il Campione), Pierfrancesco Favino (Il traditore), Marco Giallini e Valerio Mastandrea (in coppia perDomani è un altro giorno) e Riccardo Scamarcio (Euforia, Il testimone invisibile, Lo Spietato) sono candidati come migliori protagonisti. Per Anna Foglietta (Un giorno all’improvviso), Marianna Fontana (Capri-Revolution), Micaela Ramazzotti (Una storia senza nome), Thony (Momenti di trascurabile felicità) e Pina Turco (Il vizio della speranza) le nomination delle protagoniste. Non protagonisti 2019 Stefano Accorsi (Il Campione), Alessio Lapice (Il primo Re), Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane (Il traditore), Edoardo Pesce (Non sono un assassino).

Non protagoniste invece Marina Confalone (Il vizio della speranza), Isabella Ferrari (Euforia), Anna Ferzetti (Domani è un altro giorno), Valeria Golino (I villeggianti) e Maria Paiato (Il testimone invisibile).

Ancora una volta candidature per attrici e attori (protagonisti e non) di commedia: con Stefano Fresi (protagonista in C’è tempo, nominato anche per L’uomo che comprò la lunaMa cosa ci dice il cervello), la coppia Paolo Calabresi-Guglielmo Poggi di Bentornato Presidente, Fabio De Luigi (10 giorni senza mamma, Ti presento Sofia) e, anche loro in coppia, Fabrizio Bentivoglio e Alessandro Gassmann per Croce e delizia.

 

Un Premio Speciale va a Dafne di Federico Bondi, prodotto da Vivo Film con Rai Cinema e la collaborazione di Istituto Luce Cinecittà.

A Chiara Martegiani per il film Ride, Pietro Castellitto per La Profezia dell’Armadillo, Giampiero de Concilio per Un Giorno all’Improvviso e Benedetta Porcaroli per Tutte le mie notti riceveranno il ‘Premio Biraghi’ per le più giovani rivelazioni dell’anno.  E i Nastri premiano quest’anno anche i migliori doppiatori con il premio Nuovo Imaie-Nastri d’Argento per il doppiaggio che va ad Angelo Maggi (John C. Reilly) e Simone Mori (Steve Coogan) nel film Stanlio e Ollio di John S. Baird (Lucky Red). Un doppiaggio sobrio, funzionale al clima emotivo della storia con la grande abilità di aver restituito al pubblico l’identità vocale e l’ impareggiabile umanità di due indimenticabili icone del cinema di tutti i tempi.

Quarto anno, infine, dell’iniziativa SIAE Nastri d’Argento, con una ‘borsa’ di formazione: un’iniziativa che sarà annunciata nei prossimi giorni, per promuovere le sceneggiatura dei giovanissimi talenti. E va in questa linea, con un’altra borsa di formazione, il Premio Claudio Nobis che lancia con quest’edizione dei Nastri un concorso per un soggetto originale,  e la Fondazione che debutta con quest’iniziativa, per ricordare la passione per la cultura e l’attenzione ai giovani di un amico dei Nastri, un giornalista appassionato di cinema entrato da autentico pioniere nella storia delle grandi firme dei motori.