Stop in Germania all'horror ispirato alla vicenda del "mostro" di Rotenburg. Il tribunale ha accolto la richiesta di Armin Meiwe di bloccare l'uscita in sala il 9 marzo di Butterfly: A Grimm Love Story, diretto da Martin Weisz e incentrato sulla vicenda di una giovane donna ossessionata dalla controversa figura di un cannibale che uccide le sue vittime in Internet. Meiwe - condannato all'inizio del 2004 a 8 anni e mezzo di carcere per aver ucciso, evirato, sezionato e in parte mangiato l'ingegnere berlinese Bernd-Juergen Brandes, vittima apparentemente consenziente - aveva  intentato una causa contro i produttori del film perché l'immagine che ne veniva fuori avrebbe potuto nuocergli al processo (attualmente in corso). E i giudici gli hanno dato ragione: i diritti individuali di Meiwes valgono più della libertà di espressione e la sua storia non può essere fatta oggetto di un horror.