Spostato, annullato e non rimborsato: parliamo di Carlos di Olivier Assayas, l'atteso film sul terrorista venezuelano la cui proiezione per pubblico e stampa, prevista alle 15 in Auditorium, è stata prima trasferita in un'altra sala (dalla Santa Cecilia alla Petrassi) e poi definitivamente annullata. Motivo? La copia mandata dalla Francia (da Canal Plus) non è compatibile con il sistema di proiezione adottato dal festival.
Preso atto del disguido, il regista francese ha deciso di annullare anche l'incontro che avrebbe fatto seguito alla visione del film. Per il secondo giorno consecutivo dunque - ieri l'incidente era occorso a The Social Network, proiettato in una copia già doppiata in italiano - la kermesse inciampa in una pessima figura L'organizzazione declina dalla sua ogni responsabilità, ma davvero non era possibile fare un un controllo preventivo? E poi, perché chi ha pagato quasi 20 euro il biglietto di Carlos potrà soltanto convertirlo con l'ingresso ad un altro spettacolo, anziché ottenere un rimborso?