“Ho accettato la proposta di candidatura e l'elezione per ridare un forte ruolo politico ai professori di cinema e televisione”. Così il critico e docente di cinema Gianni Canova, a ridosso dell'elezione a presidente del CUC, Consulta Universitaria del Cinema. Direttore di Duellanti e ordinario allo IULM di Milano, Canova sottolinea “l'attacco senza precedenti a cui è attualmente sottoposto il cinema italiano: “Parassiti”, “Fannulloni”, sono menzogne mediatiche per tenere sotto controllo un paese devastato dall'analfabetismo iconico di massa, in cui 8 italiani su 10 si informano solo attraverso la tv generalista e manca totalmente l'istruzione audiovisiva, entrambi unicum in Europa”.
Fresco eletto, Canova ha già le idee ben chiare su dove e come agire: “Mi impegnerò da subito  per uscire da questo analfabetismo e per far entrare nelle Film Commission, spesso in balia di persone poco competenti, i professori di cinema e televisione”. Non solo, l'altra battaglia è “sullo scandalo delle frequenze del digitale terrestre, che messe all'asta in Germania e Francia hanno fruttato miliardi e, viceversa, da noi rischiano di essere assegnate agli operatori già presenti sul mercato”.
Da ultimo, un pensiero per il presidente uscente del CUC, Francesco Casetti, che “va a Yale a dimostrazione dell'eccellenza dei nostri docenti”, e una consapevolezza: “Eravamo in pochi, noi professori di cinema e tv, e ora siamo in molti, e garantiamo  tanti laureati a un settore, quello dell'entertainment, di vitale importanza nell'industria italiana. Alla faccia di chi lo considera parassitario…”.