“In questo spazio mi piacerà occuparmi di somiglianze, di sintonie, di affinità; di film vecchi, quelli girati in pellicola, e quelli giovani girati su un file; di film che parlano o di quelli che non usano il linguaggio verbale, di quelli colorati o quelli monocromatici: insomma mi piacerà scoprire come amoreggiano le coppie dei film nelle loro camere da letto, quali sono i loro segreti, perché si cercano così tanto”. Giacomo Poretti, in arte Giacomo, descrive così la sua rubrica "Pensaci Giacomino" sul mese di aprile della Rivista del Cinematografo.

L’attore propone una nuova chiave di lettura dei film, immaginandoli animati da una vita propria, con emozioni e sentimenti che prendono corpo al termine di ogni proiezione, nella sala ormai vuota. Ecco allora che The Post e Tutti gli uomini del Presidente oppure Dunkirk e L’ora più buia potrebbero scoprirsi fratelli, se non addirittura pellicole gemelle.

 

 

“Ci sono dei film che senza saperlo sono amici per la pelle, coniugati, amanti, ottimi vicini di pianerottolo, anziani innamorati, fratelli. Se solo i film si potessero frequentare, se potessero parlarsi, confidarsi tra di loro, scoprirebbero affinità strabilianti, somiglianze, ispirazioni, aneliti, desideri in comune” spiega Poretti, aprendo una finestra su una nuova prospettiva cinematografica.

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