Dante Ferretti, Pupi Avati, Igort, concerti, proiezioni, incontri letterari, mostre e convegni, per continuare a festeggiare nella sua città natale i 100 anni di Federico Fellini.

Un programma di eventi ricco di sorprese che accosta, da punti vista differenti, l'arte del grande regista riminese, a partire dalla dimensione del mistero e della trascendenza che ha sempre nutrito il suo cinema e a cui il futuro Museo Fellini dedicherà un'installazione.

E i festeggiamenti per il centenario della nascita di Federico Fellini continuano nella sua città natale. Passo dopo passo ci avviciniamo all’evento più importante che chiuderà il compleanno felliniano e culminerà, all’inizio del 2021, nell’inaugurazione del Museo Internazionale Federico Fellini.Un cartellone che, in soli 2 mesi, accoglierà oltre 25 appuntamenti e che si concentrerà, nel week-end d'avvio, da venerdì 9 a domenica 11 ottobre, su un aspetto ricorrente e potente, ma ancora non pienamente indagato, del cinema di Fellini: la fascinazione per il mistero, l'interrogazione sulla trascendenza, l'attrazione per l'altrove.

S'inizia, venerdì 9 alle 21, al cinema Fulgor con “Fellini degli spiriti” di Anselma dell'Olio che, tra spezzoni di film, materiale di repertorio e racconti di amici, collaboratori e testimoni costruisce un ritratto intimo e inedito del regista, mettendo a fuoco due incontri, un progetto e un testo decisivi nella vicenda biografica e artistica del riminese: gli incontri con lo psicoanalista Ernst  Bernhard e il sensitivo Gustavo Rol, il progetto del “Mastorna” e il mitico “Libro dei sogni”. A questo interesse per il fantastico, il soprannaturale e l'esoterico, che costituiscono per Fellini delle vie, parallele a quella fornita dalla psicoanalisi o dalla religione, di accedere ed esplorare il mistero insondabile dell'esistenza, il Museo Fellini riserverà, oltre ad una sala dedicata al “Libro dei sogni”, anche un'installazione permanente denominata la “Stanza del Mago”, una sorta di Wunderkammer, di stanza delle meraviglie e delle sorprese.

I tanti e continui riferimenti e citazioni di carattere religioso di cui è pervaso il cinema di Fellini saranno invece illuminati, sabato 10 alle ore 16 al Museo della città di Rimini, da un convegno dal titolo “Fellini e il Sacro”, organizzato dall’Università Pontificia Salesiana di Roma, dall’Istituto “A. Marvelli” di Rimini e dal Centro Culturale “Paolo VI” di Rimini. A seguire, alle ore 21 al Teatro Galli, Pupi Avati, il teologo Marco Tibaldi e il regista Mauro Camattari converseranno e si interrogheranno intorno a questo sentimento di empatia e di affezione nei confronti dell'umanità più fragile e sguarnita che sostiene molti personaggi del cinema di Fellini e il suo stesso sguardo. Una conversazione dal titolo “Fellini e il sacro: dialoghi, testimonianze e musica” inframmezzata e accompagnata dalle musiche ispirate a Nino Rota eseguite dal giovane e talentuoso violinista, allievo di Ludovico Einaudi, Federico Mecozzi. Nel corso della serata, sarà proiettata l’anteprima del docufilm Ho Bisogno di credere (diretto dallo stesso Camattari della durata di 12 minuti), con le ultime interviste rilasciate da Sergio Zavoli sulla figura e l’opera dell’amico Federico.

Sempre sabato 10 ottobre, alle 17, al cinema Fulgor, Igort, uno dei più apprezzati fumettisti italiani, direttore di “Linus”, racconterà il “suo” Fellini, una costante presenza ispiratrice, una specie di misterioso amico immaginario, di piccola e famigliare divinità. Una “devozione” che lo ha portato a reinventare, assieme ad altri quattro talentuosi disegnatori (Giorgio Carpinteri, Grazia La Padula, Leila Marzocchi e Andrea Serio), alcune famose locandine felliniane: 5 tavole originali realizzate per il Museo Fellini, nell'anno del Centenario e presentate in anteprima a Rimini.

Un finale da Oscar, infine, domenica 11 alle ore 17, con il tre volte premiato Dante Ferretti. Nel suo Fulgor, il cinema forse più famoso al mondo, nella sala che lui stesso ha contribuito a riportare in vita nel 2018 con i suoi allestimenti romagnol-hollywoodiani, lo scenografo ora di Tim Burton e di Martin Scorsese, ci parlerà del lungo e fortunato sodalizio con Federico Fellini, con il quale ha collaborato in ben cinque film, da Prova d'orchestra (1979) fino all'ultimo, La voce della luna (1990).