"I registi che mi piacciono sono davvero tanti, sono attratta soprattutto dalle nuove leve, ma se devo scegliere un tipo di cinema che amo tantissimo è quello coreano, e mi piacerebbe proprio lavorare con Kim-Ki-duk". A dirlo, all'Adnkronos, è Eva Riccobono, la bellissima attrice (ed ex top model) che quest'anno è a Venezia nel ruolo di madrina della 70esima edizione della kermesse. "Trovo il cinema coreano molto interessante, quasi futuristico", ha spiegato la Riccobono. Il desiderio dell'attrice di essere diretta dal regista di pellicole quali Ferro 3, e L'Isola (con cui scandalizzò il Lido nel 2000) appare coraggioso e davvero poco scontato, molto lontano dalla perfezione patinata delle passerelle. Kim-Ki-duk è infatti noto al grande pubblico per i suoi personaggi difficili, per i messaggi forti e talvolta sconvolgenti delle sue pellicole e per la violenza che contengono, come Moebius che porta quest'anno al Lido fuori concorso e che è annunciato come il film shock della 70esima Mostra. La pellicola affronta infatti il tema di una vendetta familiare nel quale Kim-Ki-duk ha inserito una crudissima scena di evirazione.
D'altronde, la Riccobono non si è mai sentita solo una modella: "Ho fatto la modella perché mi è capitato - ha ammesso - questa è la prima volta che faccio un mestiere che è anche la mia passione. Sono quasi incredula, mi sembra di sognare, finalmente faccio quello che mi piace, qualcosa che quando torni a casa ti lascia un senso di pienezza. E' questo che provo per la prima volta, e mi spiace che non tutti possano dire la stessa cosa".
Nessuna anticipazione sulla mise che Eva ha scelto per la passerella inaugurale: "Lo scoprirete domani, è assolutamente top secret -ha detto-. Posso dire però che ho scelto quest'abito perché mi piace, mi rispecchia, perché sarò comoda: per la prima volta in un red carpet interpreterò il ruolo di me stessa".