Ennio ha conquistato il pubblico nel primo fine settimana di programmazione nelle sale.

«Con Ennio di Tornatore i cinema si sono riempiti – dichiara Andrea Occhipinti – il film ha già incassato un milione di euro. La gente torna ad avere fiducia e ha voglia di emozioni. Il pubblico si era già innamorato del film nelle anteprime di fine gennaio, dove ogni proiezione veniva salutata da un applauso caloroso: questo ha generato un forte passaparola, che siamo certi continuerà a trainare il film verso grandi risultati nelle prossime settimane».

In sala da giovedì 17 febbraioENNIO di Giuseppe Tornatore, distribuito da Lucky Red in collaborazione con timvision, è il ritratto a tutto tondo di Ennio Morricone, il musicista più popolare e prolifico del XX secolo, il più amato dal pubblico internazionale, due volte Premio Oscar®, autore di oltre 500 colonne sonore indimenticabili.

Presentato con successo Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e al Bif&st, il film è stato designato film della critica dal SNCCI con questa motivazione: "Una partitura per immagini che ci porta letteralmente dentro al lavoro di Ennio Morricone, al farsi stesso del cinema come 'montaggio delle attrazioni'. Giuseppe Tornatore supera ogni intento agiografico in un documentario che, a dispetto del linguaggio tradizionale, diventa laboratorio di invenzioni e scoperte plurime. Le due ore e mezzo del film non sembrano neppure sufficienti a una materia esplosiva, magnetica, decisamente inesauribile".

Il documentario racconta Morricone attraverso una lunga intervista di Tornatore al Maestro, testimonianze di artisti e registi – come Bertolucci, Montaldo, Bellocchio, Argento, i Taviani, Verdone, Barry Levinson, Roland Joffè, Oliver Stone, Quentin Tarantino, Clint Eastwood, Bruce Springsteen - scene di fiction, musiche e immagini d’archivio.

  «Ho lavorato venticinque anni con Ennio Morricone - dice TornatoreHo fatto con lui quasi tutti i miei film, per non contare i documentari, gli spot pubblicitari e i progetti che abbiamo cercato di mettere in piedi senza riuscirci. Durante tutto questo tempo il nostro rapporto di amicizia si è consolidato sempre di più. Così, film dopo film, man mano che la mia conoscenza del suo carattere di uomo e di artista si faceva più profonda, mi sono sempre chiesto che tipo di documentario avrei potuto fare su di lui. E oggi si è avverato il mio sogno».