A Hollywood la minaccia terroristica ha prodotto un evidente effetto collaterale: la rinascita della spy-story che, dopo aver rinunciato giocoforza a schemi ed armamentari da guerra fredda, riprende vigore grazie a sceicchi danarosi, kamikaze e pozzi petroliferi. Anche Mel Gibson - finora poco sensibile all'argomento - cede alle lusinghe del genere e s'imbarca nella missione di Cold Warrior che ha però una peculiarità: il terrorismo è ancora di matrice sovietica. Operazione retrò? Non proprio. Piuttosto un'ipotesi azzardata sugli scenari geopolitici del futuro.Gibson interpreterà un agente americano in pensione dopo la fine della guerra fredda e richiamato in missione dalla CIA per istruire una giovane recluta ed aiutarla a fermare un possibile attentato in una cittadina americana orchestrato dalla Russia. Curiosità: il film verrà diretta da Shane Black, che ha già collaborato con Gibson in Arma letale (Black aveva scritto la sceneggiatura del primo, secondo e quarto episodio della saga). Le riprese inizieranno a giugno.