“Alcuni nodi e personaggi sono fedeli al romanzo di Bucaro”, continua Alessandro Rossetto, regista di Effetto Domino, “Altri, come le figlie di Rampazzo, invece quasi non esistevano, mentre nel film sono importanti. È stato più difficile scriverle in modo che fossero comunque in linea con l’opera originale”.

Effetto Domino, presentato a Venezia76 nella sezione Sconfini, vanta un cast nutrito e eterogeneo, oltre ovviamente al supporto di Romolo Bugaro stesso, autore del libro da cui la pellicola prende le mosse.

“A proposito di personaggi”, dice, “sono tratti da persone reali, persone corazzate, che non cadono mai veramente. Fallisce un grande progetto? Si sopravvive di altri lavori, più modesti ma dignitosi. Il danno più grave che fanno è pensare che tutti siano corazzati come loro”.

Anche questa resistenza, se non resilienza, è raccontata nel film. “Potevamo percorrere due strade” replica Lucia Mascino, “essere taglienti e spietati o dare un timbro di maggiore compartecipazione”. Conclude poi che “non c’è stata tanto una decisione razionale, a tavolino, ma una istintiva, data anche dal nostro apporto come persone che entrano nella storia”.

Anche Maria Roveran, che interpreta una delle due figlie di Rampazzo, interviene in tema di recitazione e organicità: “C’è stato un lavoro di gruppo, anzi, di squadra notevole per rappresentare la famiglia di Rampazzo, diversificando le due sorelle tra loro e dai genitori: il mio personaggio è pragmatico e stachanovista, in linea col padre. La sorella invece è più calcolatrice, più razionale. E il nostro conflitto si manifesta sempre di più”.

Lavoro, quindi, lavoro e finanza nel Nordest italiano. Ma non è tutto. “Sono molto importanti le rovine” risponde il regista, “il recupero di venti grandi alberghi dopo l’abbattimento è anche una testimonianza, le vestigia di un tempo passato. Questo già solleva la pellicola dall’aspetto locale. Inoltre, il film parla della vita infinita, dell’homo deus. Il sottotitolo è: La morte ha le ore contate”.

E, a questo punto, rincara la dose Diego Ribon, volto di Rampazzo: “Diecimila chilometri hanno dovuto fare i soldi per arrivare qui, perché i nostri non andavano bene! È una citazione del mio personaggio, simbolo di un’economia in cui l’uomo non conta più nulla. Effetto Domino è ambientato nel Nordest, è vero, ma è una storia fatta di elementi universali”.