Un debutto a tutti gli effetti per Giovanna Mezzogiorno: il primo film francese, la prima volta in una commedia, il primo ruolo sexy della sua carriera. E' Il club delle promesse, opera prima diretta e sceneggiata da Marie-Anne Chazel, che si ispira al romanzo della scrittrice irlandese Marian Keyes Last Chance Saloon ed esce nelle sale italiane il 19 novembre distribuito dalla 01. "Non mi piace essere considerata un'attrice drammatica, una che al cinema fa solo piangere - dice l'attrice, trent'anni compiuti il 9 novembre scorso - per questo sono felice di aver fatto questo film. E' la prima volta che mi confronto con un ruolo comico e sul set ero spaventata ed eccitata allo stesso tempo. Purtroppo - continua - in Italia è difficile trovare film comici interessanti, soprattutto per una donna e come protagonista".  Il film racconta una storia di amicizia: quella tra Kathy (la Mezzogiorno), una single trentenne che odia gli uomini , Tara (l'esordiente Nathalie Corré), che ha problemi di peso ed è legata a un uomo che le preferisce di gran lunga il gatto di casa, e Yann (Pierre Palmade, affermato attore di teatro in Francia), felicemente appagato dalla propria relazione con Alfredo (Michel Scotto di Carlo). Quando Yann scopre di avere un cancro costringe le due donne a fare una promessa: risolvere i rispettivi problemi di cuore. Per compiacere l'amico la frigida Kathy decide di accettare la corte del suo collega d'ufficio Romain (Arnaud Giovaninetti) e di passare una notte con lui. "E' una scena d'amore molto bella e intensa, ma mai volgare - chiarisce l'attrice -. Comunque non è mai facile girare una scena del genere, richiede una lunga preparazione e la troupe al momento del ciak è sempre limitata al minimo". Da tempo la Mezzogiorno, che ha vissuto e studiato recitazione a Parigi dai 19 ai 25 anni, desiderava girare in Francia, "ma è difficile lavorare all'estero - spiega - e soprattutto in questo paese che è fortemente protezionista e preferisce far lavorare i propri attori". Il fatto di avere raggiunto i trent'anni non la spaventa affatto: "Sto molto meglio oggi di quando ne avevo ventiquattro - dice - forse perché non vedo ancora sul mio viso segni evidenti del tempo che passa, ma mi sento tranquilla e poi a una certa età si cominciano a raccogliere i frutti di quello che si è seminato in passato. Sono sicura che il decennio che mi aspetta sarà ancora più bello e ricco di soddisfazioni". A gennaio sarà nuovamente sul set diretta da Cristina Comencini in La bestia nel cuore, ispirato all'omonimo romanzo scritto dalla regista e prodotto da RaiCinema e Cattleya. "E' una storia molto drammatica - spiega la Mezzogiorno, che sul set sarà affiancata da Alessio Boni e Luigi Lo Cascio - quella di un abuso sessuale subito da bambina dalla protagonista, evento che tornerà a turbare la sua esistenza quando, una volta donna, saprà di aspettare un bambino".