Un omicidio. Un assassino da scovare. E un detective privato d'eccezione: Claudio Bisio. "Sarò un 'gorilla' schizofrenico, con problemi di sdoppiamento di personalità, che indaga sui misteri di un delitto". Da comico a  investigatore, Bisio dimostrerà al pubblico la sua versatilità artistica interpretando il ruolo di una guadia del corpo ne La cura del gorilla, nuovo film diretto da Carlo Sigon e tratto dall'omonimo romanzo di Sandrone Dazieri, nelle sale italiane a gennaio. "E' un noir e la storia gira intorno a un assassinio sul quale io, il Gorilla, come vengo soprannominato, porto avanti un'indagine parallela, seguendo una mia pista personale", spiega lo showman piemontese, a Pistoia per il festival del blues. Al suo fianco nel film, oltre a Stefania Rocca, ci sarà anche Ernest Borgnine, storico protagonista di Mucchio selvaggio di Sam  Peckinpah, e vincitore di premio Oscar e Palma d'Oro con Marty, vita di un timido di Delbert Mann, nel '55. Borgnine farà la parte di un noto attore americano al quale il Gorilla fa da accompagnatore. "Lavorare con lui è stato favoloso - commenta Bisio - Ha 88 anni, ma la grinta è quella di un ragazzino. Ha fatto 184 film, è la storia del cinema in persona". La cura del gorilla segna il ritorno di Bisio sul grande schermo, dopo anni di televisione. La sua ultima interpretazione risale infatti al 1999, quando recitò in Asini di Antonello Grimaldi. "Questo ruolo mi è congeniale, mi trovo tolto a mio agio e poi - aggiunge ridendo - come tutte le body guard, anch'io sono pelato". Il film è coprodotto da Warner Bros., Picture e Colorado. Dopo un'annata intensa di lavoro tra tv e cinema, Bisio ha trascorso qualche giorno di vacanza in Toscana: "Ho appena finito di girare il film, tra Milano e Cremona, e ora mi concedo un po' di relax a Barberino Val d'Elsa, a casa di amici. E così approfitto anche per dedicarmi alle mie passioni, la musica prima di tutto. Nel tempo libero, suono la chitarra e canto, una decina di anni fa ho anche inciso un disco".