La 33ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato è in programma a Bologna dal 22 al 30 giugno

 

 

Ø  Le perle del Cinema Ritrovato: le serate in Piazza Maggiore, i nuovi restauri, i cine-concerti

 

Il Cinema Ritrovato svela le sue perle: l’omaggio al grande Eduardo De Filippo, a 35 anni dalla scomparsa, il ritratto di un’icona del cinema mondiale come Jean Gabin; i nuovi fiammanti restauri, da quello di Lezioni di piano, presentato dalla regista Jane Campion, a quello di Easy Rider, presentato da uno dei protagonisti del film, Peter Fonda, i cine-concerti in Piazza Maggiore con l’Orchestra del Teatro Comunale ad accompagnare The Circus di Charlie Chaplin e The Cameraman di Buster Keaton.

La 33ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna, è in programma dal 22 al 30 giugno: 500 film in 9 giorni, da mattina a notte fonda, 6 sale cinematografiche, le proiezioni all’aperto in Piazza Maggiore e con il proiettore d’epoca a carbone in Piazzetta Pasolini, per trasformare Bologna nel Paradiso dei cinefili.

Queste e altre anticipazioni sul Cinema Ritrovato ormai alle porte saranno presentate domani, giovedì 9 maggio, alle ore 20 al Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini), dal direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, accompagnato dagli altri direttori artistici del festival, Mariann Lewisnky, Cecilia Cenciarelli, Ehsan Khoshbakht.

 

 

Ø  Farinelli: “Un’avventura nello spazio e nel tempo attraverso le immagini in movimento. Un festival che fa del passato un momento presente”

 

“Un viaggio dalle origini del cinema ai nuovi restauri, un’avventura nello spazio e nel tempo attraverso le immagini in movimento, che coinvolge cinefili da più di 60 Paesi nel mondo. Il Cinema Ritrovato è un dialogo sull’amour du cinema con i suoi 120mila spettatori: proiezioni di qualità eccezionale, la scoperta di rarità sconosciute anche ai più grandi esperti, angoli di riflessione che si aprono dentro e fuori la sala cinematografica, riaccendendo dibattiti sul cinema e sulla cultura, oggi sempre più rari. Un festival che fa del passato un momento presente, raccogliendo nella creativa varietà dei suoi programmi le origini delle immagini in movimento, fino ai nuovi documentari capaci di valorizzare le straordinarie immagini che in oltre un secolo di cinema gli archivi hanno saputo conservare e valorizzare”, racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. “Quest’anno presenteremo due ricchi programmi dedicati a due stelle di prima grandezza, Musidora e Jean Gabin, esempi folgoranti dei modi in cui gli attori riescono a plasmare la cultura nazionale e internazionale. Preparatevi poi a riscoprire la genialità di Eduardo De Filippo, eminente e versatile figura della cultura italiana. Nel nostro approccio convintamente internazionalista avremo modo di apprezzare non solo le cinematografie nazionali più note ma anche opere fondamentali provenienti da paesi come Mali, Marocco e Messico o perfino paesi che non esistono più come la Germania ovest. Altre due rassegne esploreranno la produzione cinematografica di due paesi, la Germania e la Corea del Sud, segnati dalle devastazioni della guerra e dalla divisione politica. I temi dell’identità nazionale e della coscienza politica sono affrontati di petto nei film del più grande regista del cinema arabo, Youssef Chahine, al centro di un’altra retrospettiva. Tra gli altri registi omaggiati dal festival troverete Henry King (un’ampia personale), Felix E. Feist (un omaggio alla produzione noir) e Georges Franju (i documentari). Non dovete fare altro che mettervi comodi.

 

 

Ø  Le serate in Piazza Maggiore

 

E allora ecco le attesissime serate in Piazza Maggiore con i grandi restauri: Lezioni di piano presentato dalla regista Jane Campion, grazie alla collaborazione con International Filmmaking Academy, la cui settima edizione vedrà protagonista proprio l’autrice neozelandese; Easy Rider di Dennis Hopper, presentato dal co-protagonista Peter Fonda; Apocalypse Now – Final Cut di Francis Ford Coppola; Los olvidados di Luis Buñuel, Miracolo a Milano di Vittorio De Sica, Le Plaisir di Max Ophüls, Roma di Federico Fellini.

 

 

Ø  I cine-concerti  in Piazza Maggiore

 

Saranno Buster Keaton e Charlie Chaplin a illuminare il grande schermo di Piazza Maggiore nei due cine-concerti del prossimo Cinema Ritrovato. Usciti nel 1928 a pochi mesi di distanza, The Cameraman e The Circus sono perfetta espressione dell’ultima stagione del muto, di un’arte che si esprime al culmine della sua forza artistica ed estetica prima di cedere il passo alla rivoluzione sonora. Non è un caso che Keaton e Chaplin guardino, con questi film, anche al significato dell’arte e alla casualità dei meccanismi che mettono in moto il successo.

The Cameraman, forse l’ultima delle meraviglie keatoniane e geniale riflessione sul rapporto tra cinema e reale e sulla fragilità dell’artista, sarà presentato in una nuova versione restaurata e accompagnato dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Timothy Brock, anche autore della nuova partitura originale.

Quindi toccherà al genio funambolico e vertiginoso di Charlie Chaplin riempire lo schermo con The Circus, strabiliante prova di un cineasta ormai in pieno possesso di tutta la sua forza artistica tanto da mettere in scena una commedia sull’involontarietà dell’essere comici. Il nuovo, luminoso restauro sarà accompagnato dal vivo dalla partitura composta dallo stesso Chaplin, ricostruita minuziosamente da Timothy Brock a partire dai materiali d’archivio ed eseguita dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

 

 

  • L’omaggio a Eduardo De Filippo

 

Il Cinema Ritrovato presenta un omaggio a Eduardo De Filippo, una delle grandi figure del teatro del Novecento, scomparso 35 anni fa, il 31 ottobre 1984. La sua influenza, nella rappresentazione della famiglia e della società italiana, è enorme. Ma la sua attività come regista cinematografico e televisivo è assai meno nota. Eppure la sua produzione presenta autentici tesori nascosti, e si colloca in alcuni momenti fondamentali della sua attività drammaturgica. Il cinema di Eduardo, pur in stretto legame con il suo teatro, è un esempio sorprendente, originale e da riscoprire della nostra cultura artistica. Adattamenti come Napoli milionaria o opere originali come i due episodi di Marito e moglie e Napoletani a Milano sono degni di figurare tra i nostri classici degli anni Cinquanta. Ma anche in tv De Filippo ha portato uno sguardo innovatore, rimettendo in scena la sue opere (o creandone di nuove) con un atteggiamento che ha saputo unire sperimentazione e spirito popolare.

 

 

  • L’omaggio a Jean Gabin

 

Il “volto” di questa 33ª edizione del Cinema Ritrovato è invece quello di Jean Gabin: il suo sguardo chiaro e il suo charme hanno affascinato le folle per mezzo secolo. Grandissimo mito francese, iniziò interpretando giovani ribelli tragici e fu così l’araldo di una mascolinità fragile, una sorta di James Dean ante litteram. Dopo la guerra stentò a ritrovare il proprio posto, esitando tra personaggi di proscritti e di uomini arrivati. La maturità non gli fu propizia se non dopo Grisbì di Becker, dove si presentò con sguardo e corpo appesantiti alla maniera di un John Wayne. Noi mostreremo solo nove dei suoi novantacinque film, trascurando capolavori come La grande illusione e Alba tragica e presentando rarità come Coeur de lilas di Litvak, Dall’alto in basso di Pabst, film dimenticati come Le mura di Malapaga di Clément, La vergine scaltra di Carné, i duetti con Brigitte Bardot e Simone Signoret e la sua incarnazione perfetta di Maigret. Abbastanza per mettere in mostra il talento di questo gigante del cinema. E trarne piacere, come avrebbe detto Max Ophüls.