"Anticipo a ottobre o slittamento a dicembre? Sono due notizie contraddittorie e premature: non abbiamo ancora avuto tempo per rifletterci. E' una faccenda delicata, un problema cadutoci tra capo e collo tre giorni fa: non l'abbiamo provocato noi, qualcun altro ha sparigliato le carte. Noi vogliamo difendere gli interessi di Torino, e lunedì prossimo (23 novembre, NdR) comunicheremo la nostra decisione". Così il direttore del festival di Torino Gianni Amelio commenta le notizie sul possibile, se non probabile, anticipo dell'edizione 2010 a fine ottobre-inizio novembre, dopo la Mostra di Venezia e prima del festival di Roma, che viceversa ha chiesto al TFF di slittare ai primi di dicembre.
Amelio ha poi presentato i membri della giuria di questa 27esima edizione: il presidente Sandro Petraglia, sceneggiatore; la regista Usa Anna Biller; il critico e studioso portoghese Rui Nogueira; l'attrice Maya Sansa e il regista ungherese Gyorgy Szomjas. "Sono cineasti completi, che sanno approcciarsi al giudizio sul lavoro degli altri senza isterismi. Viceversa, io non prenderò mai più parte a una giuria: troppe volte ho lasciato qualcuno al tappeto, e a Cannes un altro giurato aveva minacciato addirittura il suicidio per difendere una stronzata immane", dichiara il direttore del TFF, mentre Petraglia commenta la sua prima volta da giurato: "Ho accettato per Gianni e perchè amo questo festival e questa città. Qui ho scritto il mio primo saggio, su Nagisa Oshima, e ho presentato in anteprima il doc Matti da slegare". Se l'anno prossimo scriverà la sceneggiatura tratta da Educazione siberiana di Nicolai Lilin per la regia di Gabriele Salvatores, viceversa Petraglia si dice "scoraggiato per il progetto sulla strage di Piazza Fontana, a cui stiamo lavorando (con Stefano Rulli per Cattleya, NdR): le critiche piovute su La prima linea indicano che quelle ferite non sono ancora lontane, non so se riusciremo a farlo".
Trapiantata a Parigi, l'altra italiana in giuria, Maya Sansa, confessa "grande nostalgia per il nostro Paese: abbiamo tanti problemi, ma una vitalità, creatività e luminosità senza eguali, nonostante il gravissimo mancato sostegno del governo agli artisti". Prossimamente, l'attrice sarà impegnata nella promozione de L'uomo che verrà di Giorgio Diritti, dal 29 gennaio in sala, e poi  su un set francese e due africani ma con bandiera tricolore: in Kenya per Un altro mondo di Silvio Muccino e in Algeria per Il primo uomo, dal romanzo postumo di Camus, diretta proprio da Amelio.