“Ci sono molti punti di contatto tra Caravaggio e Batman. Entrambi hanno perso tragicamente i genitori: il pittore per la peste e il supereroe per omicidio. Un giovane che subisce quest’ingiustizia entra per forza in un percorso di vita ossessionato dal male e dal buio”.

Con quest’analisi originale  lo storico dell’arte e consulente scientifico del film Claudio Strinati ha presentato Caravaggio - L’anima e il sangue.  All’interno del vasto panorama cinematografico sull’argomento, questo film  vuole raccontare il personaggio di Caravaggio da un’ottica contemporanea e innovativa, sviluppando la narrazione su due livelli: da un lato l’analisi dei luoghi e delle opere dell’artista (affidata agli interventi degli storici dell’arte) e dall’altra il racconto dell’uomo-Caravaggio.

Il film sarà nelle sale con un'uscita evento il 19, 20 e 21 febbraio (distr. Nexo Digital) subito dopo la prima rassegna di cinema d’arte targata Sky e continua un percorso - iniziato sempre da Sky con Raffaello - Il principe delle arti e Firenze e gli Uffizi - che mette la tecnologia al servizio del patrimonio artistico.

“Volevamo raccontare l’attualità di Caravaggio e mettere in scena le sue opere in modo innovativo, elaborando graficamente le immagini”, dice Cosetta Lagani, che ha curato la direzione artistica del progetto, un excursus emozionale sulle tracce di questo artista rivoluzionario e misterioso attraverso le sue opere e i suoi tormenti.

“Il personaggio di Caravaggio non è facile da avvicinare perché si è scritto tanto su di lui e sono stati fatti tanti film e fiction sull’argomento. Noi non volevamo semplicemente raccontare la sua vita. La nostra intenzione è stata quella di far rivivere allo spettatore le sensazioni e gli stati d’animo che si provano quando si vede un suo quadro”, spiega il regista messicano Jesus Garces Lambert che ha girato in sorgente in 8K, una tecnica che permette di capire i dettagli dell’opera non visibili ad occhio nudo e di percepire la singola pennellata restituendo così la consistenza materica dell’opera.

Presta la voce alle inquietudini del celebre pittore il frontman degli Afterhours, Manuel Agnelli: “Mi piace perché Caravaggio è un personaggio contraddittorio. Ho scelto di partecipare a questo progetto per fare una cosa diversa, anche se esprimere le emozioni attraverso la voce non è poi tanto lontano da quello che faccio di solito”.

 

Il tutto è raccontato attraverso documenti originali, alcuni dei quali mostrati per la prima volta sul grande schermo, tra cui verbali, processi e denunce custoditi nell’archivio di Stato di Roma e con le musiche di Matteo Curallo. Il film sarà poi distribuito anche all’estero, in circa sessanta paesi.

Un’operazione che porta in giro per il mondo la storia di uno dei pittori più controversi della storia dell’arte. E’ stata fatta perché Caravaggio è stato colpito da una damnatio memoriae? “Non c’è mai stata una vera e propria damnatio memoriae nei suoi confronti. Dopo la sua morte fu considerato un outsider perché non aveva mai fatto parte di una struttura ufficiale come l’Accademia di San Luca. Nella seconda metà del settecento fu ritrovato dagli stessi pittori che studiavano le sue opere. In realtà non è mai stato dimenticato e anche nei momenti di minor fama ha sempre avuto degli estimatori”, conclude Strinati.