Che festival sarà? Sicuramente avvincente con tre big del nostro cinema per la prima volta tutti in concorso a Cannes, che si inaugura domani e prosegue fino al 24 maggio. Era dagli anni novanta che nella competizione principale non figuravano tre italiani (quattro a essere precisi nel ’94: Moretti, Grimaldi, Tornatore e Mario Brenta). Matteo Garrone, Nanni Moretti, Paolo Sorrentino: fantasy, horror, elaborazione del lutto, vecchiaia, giovinezza. Opere lontane tra loro, pensiamo al malinconico Mia madre di Nanni Moretti e al cupo e straordinario Racconto dei racconti di Matteo Garrone. Ma anche a The Other Side (per noi Louisiana) di Roberto Minervini in Un Certain Regard. Durissimo, due capitoli che si parlano: Louisiana dove gli emarginati tentano di sopravvivere alla disperazione della vita quotidiana, amandosi e drogandosi con la stessa intensità. In Texas, invece, gruppi paramilitari ben organizzati si preparano a un futuro colpo di Stato: è l’America, bellezza.

In mezzo alcuni film attesi, noi tifiamo per Carol di Todd Haynes, tratto dal toccante romanzo di Patricia Highsmith, ambientato negli anni ’50, che racconta la meraviglia del primo amore, il batticuore sfrenato del colpo di fulmine senza fronzoli e pregiudizi. Protagoniste Cate Blanchett e Rooney Mara. E per un fuoriclasse: Yorgos Lanthimos, già a Venezia nel 2011 con Alps, torna sulla Croisette con The Lobster. L’aragosta del titolo si riferisce a un’eventuale reincarnazione, in un futuro prossimo in cui le persone da statuto non possono essere single. I “ribelli” o i solitari vengono obbligati a trovare un partner entro 45 giorni. Pena? L’animale preferito. Con Colin Farrell, Rachel Weisz, e Lea Seydoux, brava e molto cattiva, scommettiamo che ai presidenti Coen non dispiacerà affatto.

In apertura La tete haute di Emanuelle Bercot con Catherine Deneuve, scelta insolita del direttore Thierry Fremaux, che negli anni ha sempre prediletto gli americani o grosse produzioni (Il codice da Vinci, Il grande Gatsby, Grace di Monaco) e spara fuori concorso l’apocalittico Mad Max: Fury Road con le star Tom Hardy e Charlize Theron, il nuovo e cupo Woody Allen, Irrational Man, Inside Out di Pete Docter, Ronaldo Del Carmen, targato Pixar-Disney e Il piccolo principe animato.

Più che interessante la selezione di Un Certain Regard, oltre al già citato Minervini, puntiamo sull’opera seconda di David Pablos, Las elegia, storia shock di prostituzione minorile messicana. Da vedere il simpatico The Treasure di Corneliu Porumboiu e Journey to the Shore di Kiyoshi Kurosawa, dal romanzo di Kazumi Yumoto.