“Siamo partiti dal cancro e siamo arrivati alla commedia: un argomento angoscioso trattato in modo leggero”. Parola di Susanne Bier, la regista danese Fuori concorso al Lido con Love is all you need, ambientato tra Copenhagen e Sorrento e coprodotto per l'Italia dalla Lumière & Co. di Lionello Cerri. In sala con Teodora a Natale, è interpretato da Pierce Brosnan e Trine Dyrholm, lui uomo d'affari vedovo e dolente, lei malata di cancro, che si ritrovano sulla costiera amalfitana per il matrimonio dei rispettivi figli: ma che succede se il padre dello sposo si innamora della madre della sposa?
Eppure, dice la Bier, “non è una commedia, ma una storia d'amore, la celebrazione del romance: amore, speranza, e forse Sorrento è il posto più romantico al mondo”. Brosnan dice di “sapere che cos'è il dolore: ho perso una moglie per il cancro. Qui ho cercato l'umano, senza interpretare troppo”. E sul suo più celebre personaggio aggiunge: “Non so se sono uscito da Bond o meno: è un grande dono,forse mi seguirà sempre felicemente”.
La coprotagonista, Trine Dyrholm, aveva già collaborato con la Bier, ma qui si cimenta per la prima volta con la commedia - “Una grande sfida, dopo tanti drammi e storie cupe” - ed elogia l'ex 007: “Non è solo affascinante, ma gentile e divertente: ero nervosa sul set, mi ha guardato, stretto una mano e mi sono rilassata. Tutte le donne erano innamorate di lui. E anche gli uomini”.
Al centro di Love is all you need è la famiglia, ovvero “energia espressiva e confronto: in Danimarca è l'unico posto dove si trova il dramma”, precisa l'abituale sceneggiatore della Bier Anders Thomas Jensen, mentre Brosnan, padre di 4 figli, dice di “sapere che vuol dire crescere dei giovani”. Infine, l'attore rispedisce al mittente eccessive analogie con Mamma mia!: “Questo film è molto più realistico, e parla del nostro tempo”.